Le vendita al dettaglio e la sterlina, Trump e il dollaro sono al centro dell’attenzione

Durante la sessione asiatica, i mercati sono rimasti tranquilli. L’iniziale rialzo del dollaro è terminato prima dell’apertura delle piazze europee, in attesa del voto della Camera dei Rappresentanti sull’abrogazione dell’Affordable Care Act, che potrebbe avvenire nella giornata di oggi.

Durante tutta la giornata, l’amministrazione Trump ha lavorato per ottenere il necessario consenso. Le notizie sull’avanzamento della proposta hanno fornito supporto al dollaro, ma rimane ancora da vedere se la Camera dei Rappresentanti approverà il provvedimento.

Per i mercati, la capacità di Trump di fare abrogare l’Affordable Care Act rappresenta una misura della possibilità dell’approvazione della riforma del sistema tributario, dei provvedimenti di deregolamentazione e del pacchetto di misure di stimolo dal valore di 1 trilione di dollari.

Le notizie sull’avanzamento della proposta di Trump hanno sostenuto il dollaro, ma difficilmente i mercati reagiranno prima della definitiva approvazione. Tuttavia, non vi è soltanto la questione dell’abrogazione dell’Obamacare a pesare sulla valuta degli Stati Uniti. Il recente deprezzamento del dollaro dipende, infatti, anche dal sentimento del mercato circa le misure di stimolo.

Durante la giornata, i mercati continueranno a rispondere alle notizie che giungono da Capitol Hill: più l’approvazione si avvicina, più il dollaro si muoverà in rialzo. Probabilmente, con l’attenzione concentrata sul dibattito alla Camera dei Rappresentanti, i dati sugli Stati Uniti verranno trascurati. Tuttavia, nel pomeriggio di oggi, è previsto un discorso della presidente della Fed:  un riferimento di Yellen a una quarta manovra restrittiva nel corso dell’anno andrebbe naturalmente a incidere sull’andamento del dollaro.

In Gran Bretagna, l’attenzione si concentra sulla sterlina. Nella mattinata di oggi, vengono, infatti, pubblicati i dati sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito per il mese di febbraio. Nelle prime ore della giornata, le ipotesi sulla politica monetaria della Banca d’Inghilterra hanno portato la coppia GBP/USD a 1,25$. Il balzo dell’inflazione e la contrazione della spesa per i consumi rafforzano le aspettative di un innalzamento dei tassi dopo che il governo britannico avrà invocato l’applicazione dell’art. 50 del TUE.

I dati odierni potrebbero dare tempo alla Banca d’Inghilterra di valutare se il recente declino del prezzo del petrolio riporterà l’inflazione al di sotto dell’obiettivo del 2%. Tuttavia, il balzo del tasso di inflazione annuo non deriva soltanto dall’aumento del prezzo del petrolio, ma anche dagli effetti del deprezzamento della sterlina seguito al referendum sulla Brexit.

In base alle previsioni, le vendite al dettaglio dovrebbero mostrare una parziale ripresa dalla contrazione subita all’inizio dell’anno. Tuttavia, i dati non dovrebbero mutare il sentimento del mercato circa la politica monetaria. Con la Gran Bretagna che lascia l’UE e parte per un viaggio verso l’ignoto, il recente declino della crescita dei salari e il balzo dell’inflazione dovrebbero continuare a pesare sulla domanda interna.

Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot guadagna lo 0,1% per salire a quota 99,781, recuperando dal minimo intragiornaliero di quota 99,631. Dopo essere scesa dal massimo intragiornaliero degli 1,2516$, la coppia GBP/USD si muove in rialzo di appena lo 0,05% per raggiungere gli 1,24907$.

In attesa della pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio, la sterlina dovrebbe rimanere sotto pressione. Il sentimento del mercato circa l’abrogazione dell’Affordable Care Act dovrebbe supportare il dollaro.