L’andamento del dollaro

Nella prima metà della settimana, con un calendario economico praticamente privo di eventi fino alla giornata di mercoledì, i mercati avranno ben poco da considerare dal punto di vista della macroeconomia. L’attenzione continua a concentrarsi sulla possibilità che la Fed attui una manovra restrittiva durante la prossima settimana.

Nella giornata di venerdì, il dollaro si è mosso in ribasso a seguito della dichiarazioni della presidente della Fed, Yellen, che si è espressa a favore di un innalzamento dei tassi a marzo, portando i trader a riscuotere i profitti. Nellan mattinata di oggi, durante la sessione asiatica, il dollaro è rimasto praticamente invariato, oscillando in una gamma ristretta.

Per quanto concerne la Casa Bianca, l’attenzione si è spostata dalle misure di stimolo e di riforma del sistema tributario alle accuse mosse da Trump a Obama. Il presidente degli Stati Uniti ha, infatti, dichiarato che le sue conversazioni sono state registrate su mandato del predecessore, pur non riuscendo a produrre alcuna prova. La discussione sull’Obamacare potrebbe, quindi, venire oscurata dall’Obamagate. Tuttavia, attualmente, le uniche conseguenze negative sono state subite dal dollaro. Tale distrazione potrebbe considerarsi un ritardo tattico adottato dalll’amministrazione Trump nell’attuazione delle promesse elettorali.

Durante la sessione asiatica, l’euro è riuscito a tenere gli 1,06$. L’apprezzamento è stato provocato dai sondaggi secondo cui, qualora Fillon ritirasse la propria candidatura alle elezioni presidenziali francesi, il secondo turno vedrebbe confrontarsi Juppé e Macron. Nel corso del fine settimana, Fillon ha mantenuto un atteggiamento di sfida nel tentativo di salvare la propria candidatura. Verso le 9:30 GMT dovrebbero esserci degli aggiornamenti sulla questione. Il fato di Juppé e Fillon potrebbe decidersi prima della riunione della Bce sui tassi di interesse e della successiva, ancor più importante, conferenza stampa. L’euro potrebbe venire sostenuto dal ritiro di Fillon.

Durante la mattinata, mentre l’euro attendeva notizie dalla Francia, lo yen ha sperimentato un rimbalzo, provocato dalla preoccupazione per gli ultimi test balistici effettuati dalla Corea del Nord. Tuttavia, il mutamento nella propensione verso la valuta nipponica deriva più probabilmente da come Trump risponderà all’inasprimento della tensione nella regione dell’Asia-Pacifico. Nella mattinata di oggi, l’oro si è mosso in ribasso sempre a causa dei test missilistici effettuati da Pyongyang.

Nella giornata di oggi, data l’assenza di dati macroeconomici sugli Stati Uniti, il dollaro potrebbe continuare a muoversi in ribasso nonostante l’ottimismo per la riunione del Fomc della prossima settimana. Al momento, l’attenzione dei mercati si concentra sui dati sulle buste paga dei settori non agricoli degli Stati Uniti, gli unici in grado impedire la manovra restrittiva della Fed.

Durante la sessione asiatica, la sterlina è rimasta stabile. La tendenza al ribasso dovrebbe continuare finché il governo e il parlamento non troveranno un accordo sull’invocazione dell’art. 50 del TUE e il recesso del Regno Unito dall’Unione Europea. Se la Camera dei Lord adottasse un atteggiamento intransigente, la sterlina dovrebbe muoversi in ribasso per tutta la settimana. Alla pressione sulla valuta britannica va poi ad aggiungersi la confusione circa l’approccio di politica monetaria della Banca d’Inghilterra, che segue ai deludenti dati dell’indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi per il mese di febbraio, pubblicati nella scorsa settimana.

Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot perdeva lo 0,24% per attestarsi a quota 101,3. L’andamento delle altre valute dovrebbe essere influenzato più da fattori politici che macroeconomici: le candidature alle elezioni presidenziali in Francia, le accuse di Trump a Obama sulle registrazioni e i test balistici della Corea del Nord.

La coppia EUR/USD viene negoziata a 1,06271$, in rialzo dello 0,05%. La coppia USD/JPY guadagna lo 0,035% per raggiungere i 113,643¥. Durante la sessione europea, la sterlina ha perso lo 0,19% per toccare gli 1,22673$.