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Rame, Analisi Tecnica e Fondamentale – Orsi al test del primo cruciale supporto

Da:
Armando Madeo
Pubblicato: Jun 26, 2018, 10:40 GMT+00:00

Giornata ancora in rosso per il rame, che scambia poco sotto la parità, al momento della scrittura. Si attendono evoluzioni sulla guerra commerciale Stati Uniti - Cina

rame

Apertura di settimana ancora in negativo per il Rame, che anche oggi si trova in territorio negativo poco sotto la parità. A metà sessione europea il Rame scambia a 3,006 dollari, in calo dello 0,2%, molto vicino alla soglia psicologica dei 3 dollari al barile.

Sul Rame pesa la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina; la Cina importa dagli States una grossa fetta di rame da riciclo. Oltre a questo il rame è fortemente legato alla crescita economica Cinese; una guerra commerciale minaccia seriamente l’economia delle due nazioni, nonché quella mondiale, che rischia di tornare in recessione.

Le scorte di rame scambiate negli Stati Uniti sono diminuite del 10% nelle ultime sei settimane, ciò rispecchia l’aumento della domanda e inverte la tendenza al rialzo vista da dicembre. Le scorte del LME sono diminuite di oltre un quinto da un picco a fine marzo, con quasi 12.000 tonnellate riservate venerdì per essere prelevate dai magazzini.

In vista di una ipotetica guerra commerciale, che ogni giorno si inasprisce sempre più, la Cina ha ridotto le riserve obbligatorie delle banche, migliorando la liquidità e le prospettive per la domanda di metalli. La Cina ha così liberato 100 miliardi di dollari di liquidità e ciò si pensa aiuterà l’economia a far fronte al suo rallentamento e all’impatto della potenziale guerra commerciale con gli Stati Uniti.

Il taglio delle riserve, fino a 0,5 punti percentuali per alcune banche, entrerà in effetto il 5 luglio, ovvero il giorno prima che scatterà il potenziale primo round di dazi annunciati da Donald Trump. La mossa, ha spiegato la stessa Banca centrale, aiuterà a “aumentare il supporto alle medie e piccole imprese” ma si invita altresì a non finanziare le cosiddette aziende zombie. Secondo gli economisti di Mogan Stanley la mossa riflette l’intento di ridurre il rischio di credito e prevenire un impatto sulla fiducia domestica.

Altre notizie dall’industria mineraria

La Codelco cilena, ovvero la più grande azienda mineraria di rame del mondo, ha detto ieri sera che i sindacati dei lavoratori della piccola divisione di rame di Salvador avevano rifiutato un accordo iniziale con la società, respingendo ulteriori negoziati fino alla fine di quest’anno quando il suo contratto scade.

La Escondida di BHP, la più grande miniera di rame del mondo, ha un futuro incerto in quanto il contratto tra il principale sindacato dei minatori e il proprietario di maggioranza BHP dovrebbe scadere il mese prossimo.

Escondida fornisce lavoro diretto a più di 2.300 persone e altri 1.900 posti di lavoro a tempo pieno attraverso società appaltatrici, secondo Rio Tinto. I minatori stimano inoltre che altri 8.000 posti di lavoro permanenti siano stati creati dalla miniera. Escondida ha un effetto fuori scala sull’economia cilena che rappresenta il 2,5% del prodotto interno lordo del paese.

Analisi Tecnica

Scongiurato per ora il ritorno sotto la soglia psicologica dei 3 dollari, i prezzi del rame viaggiano ancora in un ampio trading range che va dai 2,976 dollari ai 3,30 dollari toccati già il 28 Dicembre 2017 ed il 7 Giugno di quest’anno. Questa resistenza sembra molto valida, così come il supporto che si trovano ora ad affrontare gli orsi. Uno sforamento dell’ostacolo posto a 2,97 cambierebbe il trend del metallo di base, che passerebbe da long a short.

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Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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