L’euro dollaro, dopo aver aggiornato un nuovo minimo annuale a 1,0459, cerca di recuperare il livello psicologico 1,0500 nelle prime ore della sessione europea.
Nella sessione di lunedì il prezzo dell’euro dollaro ha perso oltre un centinaio di pips, riprendendo il ribasso iniziato nella sessione americana di venerdì scorso, scendendo anche sotto il livello psicologico 1,0500 per aggiornare il minimo annuale. Nonostante questa parvenza di rimbalzo, il fiber resta ancora sotto pressione.
Il fattore chiave per l’euro dollaro continua ad essere il dollaro americano. La combinazione di avversione al rischio nei mercati globali e rendimenti obbligazionari più elevati continua a rafforzare l’indice del dollaro americano (indice DXY). L’indice DXY è leggermente sopra i 107,00, in rialzo per il sesto giorno negli ultimi sette giorni. Allo stesso tempo, il rendimento obbligazionario rimane per il momento stabile, con il decennale che staziona intorno al 4,70%, zona che non veniva raggiunta dal 2007.
Gli ultimi dati provenienti dagli Stati Uniti sono risultati superiori alle aspettative, con l’indice ISM manifatturiero che ha raggiunto 49 a settembre, superando le stime degli analisti di 47,7. Nella giornata di oggi è previsto il rapporto JOLTS, seguito mercoledì dal rapporto ADP.
Il punto cruciale dal punto di vista macroeconomico sarà sul mercato del lavoro nella sessione di venerdì, con i dati sulle buste paga non agricoli (NFP) che probabilmente smuoveranno col solito le acque dell’euro dollaro. Dati più deboli del previsto potrebbero frenare l’avanzata del dollaro americano, mentre dati più ottimistici rafforzerebbero ulteriormente il dollaro USA poiché rafforzerebbero le aspettative di un altro rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve.
Nell’Eurozona, nella giornata di ieri il tasso di disoccupazione è sceso come previsto dal 6,5% al 6,4% nel mese di agosto, mentre il dato dell’indice PMI manifatturiero ha confermato le previsioni degli analisti a 43,4. Nella sessione di oggi non sono previsti dati provenienti dall’Eurozona.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0481, in leggero rialzo dello 0,01% ed in via di rimbalzare dopo aver aggiornato il minimo dell’anno a 1,0459 e al tempo stesso effettuato un falso break-out ribassista del livello annuale 1,0471.
Ora la palla è passata ai tori, i quali cercheranno di rientrare in gioco e tentare di iniziare un nuovo movimento long volto ad allontanarsi dai minimi dell’anno per invertire il momentum ribassista dominante. Si attende quindi un primo rimbalzo dal livello annuale 1,0467 prima di vedere un primo tentativo di inversione di tendenza di breve termine che permetterà l’euro dollaro a raggiungere almeno due obiettivi su tre, rappresentati dal livello chiave 1,0500, la resistenza 1,0550 e infine il livello annuale 1,0604.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.