I prossimi dieci giorni meritano attenzione: opportunità di riposizionamento sul future Coffee in vista di spike legati ai dati sui raccolti
I prezzi del future sul caffè arabica hanno tentato di effettuare un rilancio rialzista durante la prima decade di giugno, spostandosi rapidamente da 336.55 (minimo del 03/06) a 376.40 (picco del 06/06).
Successivamente, però, sono tornate a scattare le vendite, vanificando il tentativo di inversione rialzista. La chiusura di lunedì 16/06 a 340.25 ha determinato la rottura ribassista dell’ex supporto a 340.50, ed oggi martedì 17 abbiamo avuto un’estensione delle vendite che hanno raggiunto minimi a 330.65.
Secondo l’aggiornamento del sito specialistico MarketBulls del 13 giugno, i fondi speculativi avrebbero iniziato a ridurre le posizioni long, pur partendo da una base strutturalmente rialzista. L’allentamento della pressione rialzista degli Hedge sarebbe quindi responsabile dell’indebolimento registrato negli ultimi giorni. Questo suggerisce un atteggiamento più prudente della speculazione, probabilmente in risposta all’aumento della volatilità tipica di questo periodo dell’anno.
Giugno è storicamente un mese ad alta variabilità per i futures sull’Arabica, che evidenziano spesso escursioni anche marcate dei prezzi. I picchi di volatilità osservati in passato tendono a trasformarsi in rimbalzi o accelerazioni nella seconda metà del mese, in concomitanza con la pubblicazione degli aggiornamenti sui raccolti e sui bilanci produttivi.
Sul fronte dei fondamentali, un elemento chiave arriva dal Brasile: l’uso crescente di sistemi di irrigazione nelle principali aree di coltivazione. Questa strategia, emersa con chiarezza già a marzo, segnala che i produttori stanno reagendo con decisione alle condizioni climatiche incerte, nel tentativo di stabilizzare le rese e garantire continuità nell’offerta.
È un investimento che può fungere da fattore stabilizzante nel medio periodo, ma che nel breve termine lascia spazio a interpretazioni: da una parte riduce il rischio di perdita di produzione, dall’altra può segnalare timori sottostanti sulle condizioni meteo. Il Brasile resta osservato speciale: più irrigazione = meno rischio, ma anche maggiori costi.
Per chi opera nel breve, i prossimi dieci giorni meritano attenzione: eventuali correzioni tecniche potrebbero offrire opportunità di riposizionamento in vista di eventuali spike legati a raccolti o flussi di domanda industriale.
Dal lato tecnico, attendiamo un avvicinamento ulteriore ai nuovi supporti di quota 319.00/321.60 e 306.80/308.60, da cui in seguito dovrebbe avviarsi una reazione corposa già entro la fine del mese di giugno.
La resistenza che sta mantenendo attiva la fase ribassista in corso è posizionata ora fra 355.40/356.60, ma le proiezioni indicano già un probabile obiettivo a 2-4 settimane a 371.50. Il segnale tecnico è long su arretramenti a 323.00, e verrebbe rivisto con nuovi aggiornamenti solo in caso di cedimento di 306.80 con una chiusura daily.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.