La Germania punta a riempire i serbatoi di stoccaggio entro settembre. Ripresa cauta della domanda, la tendenza per il gas USA rimane laterale-rialzista.
I prezzi del gas naturale, quotato in dollari al Nymex, sono giunti oggi alla quinta sessione consecutiva interamente trascorsa sopra agli ultimi minimi relativi, quelli toccati il 1° giugno a quota 2.136. Il mercato ha proseguito il recupero durante questa settimana spingendosi oggi fino al nuovo picco relativo di quota 2.369.
Il contesto tecnico non evidenzia indicazioni di esaurimento del rialzo ed è potenzialmente favorevole ad un ulteriore allungo fino al test di quota 2.510/2.520. Mentre sono le 15:24 di giovedì 8 giugno, il contratto future Natural Gas con scadenza a luglio viene passato di mano a 2.328 dollari, sostanzialmente stabile da ieri (-0.04%).
La crisi energetica della più grande economia europea non è ancora finita, secondo quanto ha dichiarato oggi il capo del regolatore energetico tedesco Klaus Mueller. Muller ha tuttavia aggiunto che si aspetta i serbatoi di gas pieni entro la fine dell’estate.
Lo scorso anno la Germania è riuscita in poco tempo a diversificare le forniture e ridurre la sua dipendenza dal gas russo. “Per quanto riguarda il riempimento dei serbatoi di stoccaggio, ora siamo a un livello diverso rispetto all’anno scorso”, ha ricordato Muller, “Ma il fattore più importante rimane il tempo. La crisi energetica non è ancora finita”.
Se l’Europa dovesse vivere un inverno freddo, la Germania beneficerebbe di tutte le precauzioni prese per risparmiare energia. Mueller ha esortato i consumatori ad adattare le proprie abitazioni per risparmiare energia, installando sistemi di isolamento o di riscaldamento più efficienti. “Se tutto va bene, alla fine dell’estate avremo gli impianti di stoccaggio pieni”, ha dichiarato.
Su grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, possiamo visualizzare l’attuale disposizione dei supporti tecnici che sorreggono il recupero. I livelli si sono alzati rispetto alla sessione di ieri, portandosi a quota 2.295/299 e quota 2.252/257. Entrambi i supporti costituiranno luogo di probabile reazione in caso di arretramenti, entro la fine della settimana in corso.
Le aspettative sono di raggiungimento e successiva rottura della resistenza intermedia posta a 2.386, a favore di un allungo fino a 2.442, attuale obiettivo principale a 1-3 giornate. Lo scenario verrebbe rinnegato solo in caso di cedimento del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 2.252.
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