Ancora oscillazione laterale per Ripple, i venditori adesso sono in agguato.
Le quotazioni di Ripple (XRP) contro dollaro americano (USD) stanno attraversando una giornata dalla doppia faccia, con un iniziale sbandamento ribassista che aveva condotto a raggiungere i nuovi minimi di periodo a 0.3034, salvo poi cedere il passo ad un recupero che mentre scriviamo risulta ancora in corso, e che ha risospinto le quotazioni fino a 0.3209.
Quando sono le 21.02 CET di mercoledì 17 luglio, Ripple viene passato di mano a 0.3179 dollari, con un incremento del +2.28% su base giornaliera.
Il dato essenziale che domina attualmente lo scenario tecnico è rappresentato dai ripetuti cambi di tendenza che Ripple sta eseguendo dal 18 giugno scorso, a cavallo dell’ex linea di supporto di medio termine che si era formata sui minimi del 12 maggio a 0.3362.
In buona sostanza, dopo aver raggiunto i minimi di maggio al culmine di una valanga ribassista che perdurava dal 6 settembre (-76% circa in poco più di otto mesi), XRP aveva avviato un tentativo di stabilizzazione sopra ai minimi stessi, che però sono stati forati nuovamente a metà giugno. Di lì in poi, il mercato ha smesso di assumere direzione e si è limitato a rimpallare fra 0.2877 e 0.3863, consolidando la rottura ribassista in preparazione a nuovi affondi.
Rispetto all’aggiornamento pubblicato alla fine della scorsa settimana, possiamo vedere come, su grafico a barre di 30 minuti, le resistenze si siano abbassate portandosi a 0.3310/3235 e 0.3460/3480.
Quando le resistenze “si abbassano”, significa che gli operatori “orsi” stanno piazzando ordini di ingresso short su livelli progressivamente inferiori, nel timore di veder “scappar via” i prezzi in discesa; e significa anche che gli operatori “tori”, che si trovano già in possesso di XRP, si accontentano di vendere a quotazioni sempre più basse, pur di liberarsene.
Sulla tenuta delle resistenze citate poggiano aspettative di arretramento fino a 0.2720, target aggiornato. Lo scenario verrebbe annullato e rivisto in caso di rottura della seconda resistenza, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 0.3480.
Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.