Prestazione deludente di S&P500 e Nasdaq100 nonostante le ottime notizie dal fronte dell'inflazione. Aggiornati i riferimenti tecnici a 5-10 sedute.
La giornata di oggi, mercoledì 12 aprile, presentava in calendario l’uscita degli attesissimi dati sull’inflazione provenienti dagli Stati Uniti. I dati sono risultati migliori delle aspettative, evidenziando un raffreddamento del parametro economico più temuto dagli operatori.
Ciò lascerebbe intendere la possibilità di un affievolimento delle politiche monetarie della Fed, ma l’impatto che la notizia ha avuto sui prezzi non pare rispecchiare un ritorno evidente dell’ottimismo sui mercati.
L’indice S&P500 sta perdendo in serata uno -0,10% a quota 4104. Su grafico a barre da 30 minuti è ben evidente come i valori siano tuttora in stabilizzazione sopra alla fascia che contiene i supporti principali di breve periodo.
Tali livelli sono posizionati a 4089/96 e 4048/53. Entrambi sono livelli di probabile reazione e sorreggono uno scenario rialzista ancora attivo che punta ad un primo target situato a quota 4163. Il target principale è invece da ricercare a 4225. Lo scenario poggia, ovviamente, sulla tenuta del supporto principale e verrebbe messo in discussione solo dall’eventuale cedimento di quota 4048 confermata da una chiusura daily.
Le quotazioni dell’indice Nasdaq100 sono bloccate dal 5 aprile in un range relativamente stretto di stabilizzazione, che si sta sviluppando tra 12846 e 13078. La sessione di arretramento odierna va inquadrata in questo contesto di stabilizzazione che, per definizione, prevede ripetuti cambi di tendenza all’interno di un range di oscillazione laterale.
Quando sono le ore 20:48 di mercoledì 12 aprile, l’Indice quota 12884 punti, in calo del -0.61% da ieri. Su grafico a barre da 30 minuti è ben evidente l’azione dei prezzi sviluppatasi da giovedì scorso all’interno dell’area di stabilizzazione. Mentre scriviamo, i valori si trovano nella zona tra i supporti principali di breve periodo, posti a 12930 e 12845/890.
Si tratta dei livelli da cui, con maggiore probabilità, potrebbe tecnicamente scattare una reazione, sin dalle prossime ore. La tenuta dei supporti mantiene attivo un obiettivo rialzista a quota 13450. Lo scenario verrebbe rinnegato in caso di cedimento di quota 12845, meglio se confermato da una chiusura daily. Possiamo premettere che, in caso di rottura ribassista, dovremmo andare a cercare l’area di verifica immediatamente inferiore non prima dei 12510/12580 punti.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.