Previsioni prezzo Petrolio e Gas Naturale: WTI in Ripresa, ma la Resistenza a 65$ è Ancora Troppo Solida

Il prezzo del petrolio greggio è riuscito a confermare la sua tendenza rialzista di brevissimo termine con un’ulteriore estensione verso i 65 dollari al barile, a cui ha fatto seguito un ritracciamento.

Nel complesso, il rialzo settimanale è del +2,5% abbondante e le prospettive sono per un mantenimento del nuovo supporto di 64 dollari, in vista di nuovi stimoli rialzisti.

Il gas naturale, invece, passa di mano sotto il supporto principale di 2,7 dollari e dovrebbe continuare a muoversi in pieno territorio ribassista, almeno sotto quota 2,8 dollari per il resto della settimana, salvo sorprese.

Precisamente, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna esattamente 64,38 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 2,674 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Per il prezzo del petrolio greggio WTI, il rialzo causato nelle ultime giornate è stato interrotto solo dalla resistenza tonda e psicologica di 65 dollari, testata proprio ieri. Il ritracciamento osservato in queste ore è dunque dei più fisiologici e non dovrebbe causare gravi inversioni.

La tendenza rimarrà rialzista finché il WTI potrà mantenersi sopra il supporto di 64 dollari, dunque oltre la fascia laterale che aveva affossato le quotazioni a partire dalla seconda settimana di Agosto. Solo un calo sotto i 64 dollari e oltre i supporti intermedi a 63,70 e 63,30 dollari potrà riportare il petrolio greggio in zona ribassista.

Per la giornata odierna, in assenza di market movers rilevanti potremmo ipotizzare una stabilizzazione sotto i 65 dollari e precisamente nella fascia attuale di 64,40 dollari. Un ulteriore scalino rialzista, precedente al target principale, si trova a 64,70 dollari al barile e corrisponde con la media mobile esponenziale a 30 giorni.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Il prezzo del gas naturale passa di mano fin sotto quota 2,7 dollari e pare in grado di stabilizzarsi su questi valori, non lontano dall’area di ipervenduto. I minimi toccati sono quelli di Ottobre 2024, con un calo da inizio anno del -26%.

Già dal momento del crollo sotto i 2,8 dollari, il mercato ha iniziato a interessarsi ai possibili livelli di ipervenduto, che potrebbero essere raggiunti in caso di ulteriori arretramenti verso i 2,5 dollari.

Al momento, non si conoscono supporti particolarmente rilevanti, se si esclude il target di 2,665 dollari. Eventuali rimbalzi causati proprio dall’avvicinamento all’area di ipervenduto potrebbero garantire al gas naturale il recupero dei target tra i 2,72 e i 2,88 dollari.

TUtti gli indicatori tecnici di maggior rilievo (EMA ed SMA a 50 e a 200 giorni) sono invece posti ben oltre questa soglia, sopra i 3 dollari tondi. Questo obiettivo rialzista si fa sempre più sfocato.

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