Il prezzo del petrolio greggio WTI passa di mano in leggero rialzo grazie all'aggiornamento sulle scorte USA, mentre il gas naturale è ancora sui minimi sotto i 2,8 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI ha segnato un primo rialzo questa settimana, di entità certamente moderata ma sufficiente a riportare le quotazioni sul punto mediano della fascia laterale.
Il gas naturale, invece, ha spinto al ribasso sotto i 2,8 dollari e pare ormai in grado di stabilizzarsi in questa fascia di prezzo intermedia. In tal caso, il ritorno sui 3 dollari tondi si farà ancor più difficile.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna esattamente 63,21 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 2,764 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI continuerà a muoversi quasi certamente all’interno della fascia laterale, ma adesso pare in grado di allontanarsi dal limite inferiore, coincidente con il supporto a 62 dollari. Il recupero è stato garantito dall’aggiornamento sulle scorte statunitensi, all’interno però di un contesto caratterizzato da forti tensioni geopolitiche.
In caso di proseguimento al rialzo, potremmo attenderci già quest’oggi un ritorno sui 63,50 dollari al barile e poi verso il margine superiore a 64 dollari. L’obiettivo principale, al rialzo, sarebbe rappresentato dal target intermedio di 65,27 dollari al barile, coincidente con l’EMA a 50 giorni. Altri indicatori EMA a 20 e a 30 giorni si trovano invece prima della resistenza tonda di 65 dollari, e il loro superamento potrebbe agevolare i tentativi di ripresa al rialzo.
Il gas naturale, invece, pare deciso a stabilizzarsi sotto il supporto di 2,8 dollari al barile, verso nuovi minimi relativi. In questo scenario, attenzione a nuovi arretramenti verso il target intermedio di 2,72 dollari e poi giù fino ai 2,665 dollari, ai minimi da Ottobre 2024.
Per il gas naturale, il recupero passa da un ritorno sopra la resistenza intermedia dei 3 dollari tondi, coinvolgendo i target intermedi di 2,851 e 2,88 dollari. Al momento, non ritengo plausibile un rimbalzo tanto ampio, se non dopo aver toccato l’area di ipervenduto. La lenta stabilizzazione in rosso profondo suggerisce che vi siano scarse possibilità di ripresa nel brevissimo termine.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.