Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: WTI in Calo Dopo Colloqui USA-Iran e Gas Naturale a 3,70$

Il prezzo del petrolio greggio WTI si muove intorno ai 61 dollari al barile mentre il futures sul gas naturale passa di mano sopra la resistenza intermedia di 3,7 dollari, con un forte rialzo.

Per il greggio WTI, l’andamento tecnico rimane sostanzialmente stabile e non prevedo particolari smottamenti nel corso della settimana. Andranno invece valutate le prospettive di ripresa del gas naturale e la sua tenuta. Un rialzo verso quota 3,8 dollari potrebbe catalizzare l’attenzione e garantire un allungo anche fino all’obiettivo rialzista principale di 4 dollari tondi. Di contro, un arretramento dal target attuale potrebbe segnare l’inizio di un più ampio ritracciamento.

Precisamente, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna esattamente 61,07 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 3,75 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Il prezzo del petrolio greggio WTI si è ritirato leggermente dopo alcuni report che parlano di progressi nelle trattative tra USA e Iran relative al nucleare.

La conversazione è ancora ben lontana dal raggiungimento di un accordo definitivo, ma è evidente che un clima più sereno tra USA e Iran (che si riverbera nel Medio Oriente in generale) rappresenta uno stimolo ribassista per il petrolio greggio WTI.

Se il petrolio greggio dovesse arretrare ancora, fino a testare il supporto a 61 dollari, potremmo attenderci ulteriori cali tra i 60,80 e i 60,20 dollari al barile. Io credo però che i movimenti laterali rimarranno minimi, senza sorprese per i traders che già da settimane osservano il prezzo oscillare tra i 60 e i 62 dollari.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Il prezzo del gas naturale passa di mano sopra la resistenza principale di 3,70 dollari dopo il cambio di contratto futures e potrebbe avvicinarsi ai 3,80 dollari già nel brevissimo termine.

Questa resistenza intermedia segnerebbe un rialzo molto interessante per la materia prima, in grado di spingersi anche fino al target successivo di 4 dollari tondi.

Lo scenario ribassista, invece, partirebbe più semplicemente da un calo sotto i 3,70 dollari attuali e verso i supporti intermedi tra i 3,665 e i 3,40 dollari. Non sarà inutile evidenziare la presenza dell’EMA a 50 giorni a quota 3,532 dollari. Questo livello potrà rappresentare un interessante supporto intermedio in caso di arretramenti.

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