Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: WTI Arretra, Gas Sopra i 2,9$ e Possibile Stabilizzazione

Il prezzo del petrolio greggio WTI passa di mano sopra il supporto intermedio di 63,6 dollari al barile, continuando però a perdere quota dai massimi relativi. Ulteriori supporti si trovano a 63,5 e a 63,2 dollari al barile.

Il gas naturale, di contro, ha proseguito la sua ripresa ampiamente sopra i 2,8 dollari e si avvicina ormai al target successivo di 2,9 dollari (meglio rappresentato dalla resistenza a 2,92$).

Insomma, ancora una volta le due commodities non riescono a spingere entrambe verso la stessa direzione rialzista e hanno anzi ribaltato gli scenari tecnici della scorsa settimana: adesso il WTI si ritrova in ritracciamento (sebbene ancora assai lieve) e il gas naturale è invece in netto recupero.

Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna 63,55 dollari al barile e il gas naturale 2,90 dollari tondi.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Il prezzo del petrolio greggio WTI è scivolato nuovamente nel punto mediano della precedente fascia laterale, che si estendeva tra i 62 e i 65 dollari al barile. L’andamento tecnico si fa più cauto e ulteriori ribassi potrebbero agevolare un calo anche fino ai 62 dollari.

Il riassorbimento che osserviamo in questi ultimi giorni giunge dopo una forte ripresa che aveva spinto la commodity sulla resistenza a 65 dollari, appena testata. Evidentemente, il petrolio non è ancora in grado di superare questa soglia di prezzo, che coincide con l’EMA a 50 giorni (precisamente a 64,95$). Solo un superamento di questo valore riporterà il petrolio greggio infine in territorio spiccatamente rialzista.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Il recupero del gas naturale ha già raggiunto quota 2,9 dollari, e potrebbe ora essere giunto il momento di un primo consolidamento. Il prezzo potrebbe estendersi fino alla resistenza intermedia di 2,92 dollari, per poi stabilizzarsi su quei livelli.

In caso di ulteriori accelerazioni al rialzo, le prossime resistenze da monitorare si collocano a 2,965 e soprattutto a 2,978 dollari, quest’ultima coincidente sia con l’EMA che con la media mobile semplice (SMA) a 30 giorni.

Nonostante il chiaro segnale di ripresa, nel brevissimo termine appare poco probabile un proseguimento eccessivamente impulsivo dei rialzi. Lo scenario più verosimile è quello di un consolidamento nell’attuale fascia di prezzo o poco al di sopra, mentre non sarebbe sorprendente un nuovo arretramento almeno sotto i 2,85 dollari.

Il target psicologico dei 3 dollari rimane al momento fuori portata, in assenza di una spinta più decisa da parte del mercato, che per ora non mostra segnali convincenti in tal senso.

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