Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: Ripartenza Settimanale in Calo

Il prezzo del petrolio greggio ha chiuso anche la scorsa settimana in territorio ribassista, spingendosi non lontano dai minimi mensili sotto quota 63 dollari. Nel complesso, però, già da dieci giorni il greggio texano sposta in un’area laterale tra i 62 e i 65 dollari al barile.

Il gas naturale, invece, passa di mano sotto quota 3 dollari tondi dopo aver testato nuovi minimi. Il recupero della resistenza potrebbe però verificarsi già in settimana, perché dai supporti intermedi giunge una costante (seppur lieve) spinta al rialzo.

Precisamente, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna esattamente 62,10 dollari al barile, ancora in calo, e il gas naturale passa di mano a 2,854 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Il prezzo del petrolio greggio WTI passa di mano ancora sotto l’obiettivo rialzista di 64 dollari al barile e nel complesso potrebbe continuare a spingersi nella fascia di prezzo intermedia tra i 62 e i 65 dollari.

Il ribasso della scorsa chiusura weekly ha però segnato nuovi minimi da Maggio, con una perdita del -1,69%. L’eccesso di offerta, in particolare, sta pesando sulle quotazioni della commodity, in un contesto in cui la produzione industriale rimane ancora debole.

Le prospettive tecniche vedono un possibile proseguimento dei ribassi anche oltre il supporto attuale di 62 dollari, oltre il margine inferiore della fascia laterale.

Un recupero partirebbe invece solo da un ritorno sopra la media mobile semplice a 100 giorni a 64,7 dollari al barile. In questo scenario, il rialzo potrebbe proseguire fino e oltre i 65 dollari tondi.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Il prezzo del gas naturale ha subito forti spinte ribassiste nelle ultime giornate, testimoniate da un calo del -18% su base mensile. Tuttavia, sembra che i ribassi fino ai target di 2,7/2,8 dollari riescano sempre a innescare un rimbalzo: ciò è avvenuto anche nella seconda metà della scorsa settimana, quando il gas naturale è scivolato sui 2,78 dollari prima di riprendere quota fino ai 2,95 dollari, ai margini della resistenza tonda di 3 dollari.

Sul gas, ha pesato l’aumento delle scorte e il calo della produzione elettrica, segno di una domanda energetica più debole. Dati macro più favorevoli questa settimana potrebbero sicuramente agevolare il recupero sopra i 3 dollari. L’obiettivo successivo, in tal caso, sarebbe rappresentato dai target di 3,10 e 3,20 dollari, con obiettivo successivo rappresentato dall’EMA a 200 giorni a 3,374 dollari.

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