Stabile in apertura il prezzo del petrolio greggio WTI, mentre il gas naturale si trova sopra i 3 dollari.
Il prezzo del WTI continua a muoversi all’interno di una fascia laterale, attestandosi però sul margine superiore, intorno ai 64 dollari al barile. La direzionalità di breve termine resta incerta, ma non si escludono ulteriori estensioni al rialzo, con un possibile test della resistenza principale posta a 65 dollari.
La scorsa settimana il gas naturale ha invece tentato di raggiungere il target psicologico dei 3 dollari, senza riuscire a superare questa soglia di resistenza. Tuttavia, il movimento rialzista si è intensificato in modo significativo, e nei primi giorni di settembre potremmo assistere a un proseguimento della tendenza positiva, con potenziali estensioni verso le resistenze successive.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna 63,74 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 3,017 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI continua a muoversi all’interno di una fascia laterale, ma si mantiene vicino al margine superiore, suggerendo una possibile estensione del rialzo fino a un nuovo test della resistenza chiave a 65 dollari al barile.
Nel corso dell’ultimo mese, il WTI ha superato questa soglia solo una volta, il 6 agosto, raggiungendo un massimo di 66,30 dollari prima di subire un arretramento significativo.
Qualora il prezzo tentasse di replicare quel movimento, il primo ostacolo da superare dopo i 65$ sarebbe rappresentato dalla media mobile esponenziale a 100 giorni, situata a quota 65,58 dollari. Superato questo livello, il mercato potrebbe necessitare di una fase di consolidamento prima di ulteriori progressioni.
Lo scenario rialzista ipotizzato si basa su una continuazione della pressione al rialzo. In caso contrario, il prezzo potrebbe non riuscire nemmeno a testare la resistenza principale a 65 dollari, aprendo invece la strada a una nuova fase correttiva.
Il prezzo del gas naturale passa di mano sul target principale di 3 dollari tondi, ma potrebbe ancora retrocedere. Fino al momento del break-out rialzista, infatti, la commodity rimane suscettibile a possibili arretramenti sui supporti intermedi di 2,80 e 2,65 dollari.
In caso di effettivo superamento della resistenza tonda, i target immediatamente intermedi andrebbero a coinvolgere i livelli di 3,2 e 3,320 dollari.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.