Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: Rinnovata Debolezza per le Commodities

Il prezzo del petrolio greggio WTI sta ancora testando il supporto principale a 100 dollari, dopo l’ulteriore calo di ieri; lo scenario si fa adesso più nettamente ribassista e un break-out più o meno ampio potrebbe essere dietro l’angolo. Il gas naturale viene invece scambiato ancora intorno al nuovo baricentro di 5,5 dollari, non lontano dal supporto principale di 5 dollari, che presenta anche una connotazione psicologica.

Per il proseguimento di questa settimana, il prezzo del petrolio greggio WTI potrebbe tentare, dunque, di riportarsi sotto il livello intermedio di 100 dollari, mentre il gas naturale potrebbe rimanere relativamente stabile, incastrato tra uno scenario fortemente ribassista e un’ipotesi di recupero.

Precisamente, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI viene scambiato a 99.805 dollari al barile, mentre il gas naturale segna 5,51 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Con tutta probabilità, il prezzo del petrolio greggio WTI continuerà a muoversi all’interno dell’attuale cornice ribassista, spingendosi verso i supporti intermedi di 95 e 90 dollari.

La vera e propria inversione di tendenza, non più tanto remota, si attende invece in area 85 dollari al barile: da qui, sarà possibile attendersi un nuovo break-out ribassista in grado di riportare il petrolio intorno a nuovi minimi relativi.

Anche un assestamento in area 90/95 dollari rappresenterebbe però un importante ribasso cumulato su base mensile, che annullerebbe integralmente, o quasi, i rialzi causati dallo scoppio della guerra in Ucraina.

Al rialzo, un ritorno sopra i 100 dollari potrebbe guastare lo scenario tecnico ribassista e promuovere un recupero fino al baricentro precedente di 110 dollari, a partire dal quale ci si potrebbe attendere un nuovo consolidamento.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Per il gas naturale, le previsioni a orizzonte settimanale non cambiano: si ritiene, infatti, che il prezzo possa continuare a oscillare tra i 5 e i 6 dollari, con un’importante area di attrazione proprio a 5,5 dollari.

Lo scenario più spiccatamente ribassista partirebbe da un break-out del supporto principale di breve termine di 5 dollari, mentre quello rialzista vedrebbe probabilmente protagonisti i livelli intermedi di 5,8 e 6 dollari.

Un recupero più ampio, verso i 7 dollari, appare al momento poco plausibile nel breve termine, mentre un calo sotto i 5 dollari potrebbe agevolmente sfociare in un break-out in grado di riportare il gas naturale anche verso i minimi da diversi mesi a quota 4/4,2 dollari.

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