Il prezzo del petrolio greggio WTI conferma i ribassi sui 63 dollari e il gas naturale rischia un arretramento ancor più ampio, dopo essersi stabilizzato sul supporto a 2,8 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI ha confermato il ribasso osservato ieri e quest’oggi si trova sui 63 dollari tondi, pronto a un eventuale nuovo arretramento.
Anche il gas naturale ha confermato la sua estensione ribassista sul supporto a 2,8 dollari, senza però imboccare il canale più spiccatamente bearish (verso il gap tecnico che conduce sui 2,5 dollari).
Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna esattamente 62,91 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 2,835 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI passa di mano intorno a quota 63 dollari al barile e potrebbe ancora scivolare al ribasso, con prospettive verso i supporti di 62,4 e 62 dollari a barile e poi sul target tondo principale di 60 dollari al barile.
Le prospettive di recupero partono da un ritorno verso quota 65 dollari, livello in cui convergono diversi indicatori tecnici di rilievo. Tuttavia, al momento non sembra probabile una spinta rialzista sufficientemente forte da superare in modo significativo questa soglia. Al contrario, il petrolio greggio potrebbe essere soggetto a nuove pressioni di vendita, rimanendo così schiacciato verso il basso.
Il prezzo del gas naturale potrà imboccare il gap tecnico e crollare ulteriormente in caso di arretramento sotto quota 2,80 dollari. Precisamente, l’obiettivo ribassista successivo potrebbe trovarsi già a 2,5 dollari oppure nel precedente baricentro delle quotazioni a 2,665 dollari.
In entrambi i casi, il ribasso sarebbe davvero eccessivo e condurrebbe il gas naturale nei pressi dell’area di ipervenduto. Da qui, possiamo attenderci un tentativo di rimbalzo oppure un ulteriore affossamento. Per interrompere lo scenario ribassista, sarebbe necessario un ritorno sopra i 3 dollari tondi e poi un consolidamento almeno verso la soglia di 3,20$.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.