Il prezzo dell'Oro fatica a capitalizzare i guadagni settimanali registrati negli ultimi due giorni, con l’ottimismo sui colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina che sembra pesare sul bene rifugio.
Il prezzo dell’Oro ha parzialmente ridotto le perdite giornaliere, ma continua a mantenere un bias negativo, rimanendo al di sotto dei 3.400 $ nella sessione europea di mercoledì. Nonostante il lieve rimbalzo, il metallo giallo non è riuscito a superare il livello chiave dei 3.400 $, restando comunque sotto pressione. Questo andamento si verifica in un contesto di persistente incertezza globale, che, sebbene abbia contribuito a un modesto rialzo del prezzo dell’Oro, continua a tenere i trader in attesa.
Il dollaro americano ha faticato a guadagnare terreno, continuando ad oscillare vicino ai minimi settimanali, ma le sue difficoltà sono state controbilanciate da altri fattori che sostengono la domanda di beni rifugio come appunto il metallo giallo. In particolare, le preoccupazioni geopolitiche legate alla guerra tra Russia e Ucraina, ai conflitti in Medio Oriente e alla recente escalation militare tra India e Pakistan sono state determinanti nell’alimentare l’interesse per l’Oro come asset sicuro. Tali situazioni hanno spinto gli investitori a rifugiarsi nel metallo giallo, nonostante un mercato più positivo nel complesso.
Un altro importante catalizzatore per l’andamento del prezzo dell’Oro è rappresentato dai negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina. L’annuncio che i colloqui sarebbero ripresi in Svizzera ha alimentato ottimismo sul rischio e indebolito temporaneamente la domanda di Oro. Ciononostante, gli operatori si sono mostrati cauti e riluttanti a piazzare scommesse aggressive, in quanto preferiscono attendere la riunione della Federal Reserve. L’orientamento della FED, che sarà rivelato questa sera, sarà cruciale nel determinare la direzione futura del dollaro americano e, di conseguenza, influenzerà anche il prezzo dell’Oro.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 3.382,20 $, in ribasso dell’1,43% ed in piena correzione dopo aver raggiunger il livello annuale dei 3.423,58 $, il target principale rialzista; è logico pensare che sia incorso una fisiologica correzione, con il livello annuale dei 3.359,917 $ a fungere da principale target di breve termine ribassista ma un suo superamento potrebbe indurre gli orsi a tentare l’assalto al successivo livello annuale dei 3.288,195 $.
Al rialzo, i tori probabilmente rientreranno a seguito di una chiusura positiva sopra i 3.400 $, tentando quindi di superare agilmente il livello annuale dei 3.423,58 $, unico ostacolo prima di vedere il metallo giallo ritentare l’assalto del livello annuale dei 3.504,166 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.