Il prezzo dell'oro si è mosso stabile in fase di consolidamento, ma non vi sono resistenze tecniche all'orizzonte, al netto della principale a 1850 dollari.
Quella di ieri si è rivelata una giornata più stabile del previsto per il prezzo dell’oro, che ha mantenuto inalterata la sua posizione intorno ai 1835 dollari l’oncia.
Alle ore 8:20 di oggi, il prezzo dell’oro si muove intorno ai 1831,5 dollari l’oncia, in lievissimo calo.
Il prezzo dell’oro si è mosso in lieve calo a causa del modesto rialzo dei rendimenti USA, con gli investitori particolarmente attenti ai segnali di inflazione crescente negli USA. Al momento, il rendimento del decennale ha raggiunto il livello dell’1,62%.
Finché l’oro si manterrà sopra il livello di 1800$, il sentiment del mercato resterà rialzista e il metallo prezioso potrà tentare di superare il livello di 1850$ che rappresenta a tutti gli effetti la resistenza principale.
I 1800 dollari l’oncia rappresentano invece un solido supporto, seguito dalla media a 100 giorni che è scesa adesso al livello di 1797$.
La fase attuale può indubbiamente essere considerata come un momento di consolidamento per il mercato dell’oro, ma fino al livello di 1850 dollari non vi sono valori da poter identificare come resistenze tecniche. Per questo motivo, un rally fino alla prima resistenza potrebbe avvenire in qualsiasi momento, spinto da una nuova contrazione dei rendimenti USA.
Oggi la settimana continua con il PIL trimestrale nel Regno Unito, insieme alla produzione industriale e manifatturiera e al saldo della bilancia commerciale.
Si continua poi con gli indici IPC in Germania e Francia e con la produzione industriale nell’Unione Europea, oltre ai dati sull’inflazione negli Stati Uniti.
La giornata di domani si apre invece con i dati aggiornati sull’occupazione e sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti.
Venerdì 14 Maggio 2021, infine, la settimana volge al termine con il tasso di disoccupazione in Francia, le vendite al dettaglio e la produzione industriale negli Stati Uniti d’America.
Alcuni di questi market movers potranno impattare anche sul prezzo dell’oro e di altre commodities.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.