Il prezzo dell'Oro continua a subire una certa pressione di vendita, in seguito alla riduzione delle scommesse su un taglio dei tassi da parte della FED a luglio.
Il prezzo dell’Oro continua a mantenere una direzione ribassista, attestandosi sotto i 3.300 $ durante la sessione europea, con il metallo giallo che si avvicina al minimo di oltre un mese registrato lunedì scorso. Le aspettative di un aumento dell’inflazione a causa dei dazi doganali statunitensi stanno alimentando l’incertezza sui mercati, con il dollaro statunitense che continua a mantenere una posizione solida, sostenuto dagli elevati rendimenti dei titoli di stato americani, che rendono il metallo giallo meno attraente per gli investitori, in quanto non produce rendimenti.
I timori per le ricadute economiche dei dazi commerciali del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, stanno alimentando un sentiment globale fragile, ma questo non sembra fornire un adeguato rifugio per l’Oro. In effetti, il metallo giallo ha subito una pressione ribassista in quanto gli operatori del mercato attendono ulteriori segnali dalle politiche monetarie della Federal Reserve. Gli occhi degli investitori sono puntati sui verbali dell’ultima riunione del FOMC, che potrebbero fornire nuove indicazioni sul possibile percorso della Banca Centrale statunitense per i tassi di interesse.
Comunque, anche gli sviluppi commerciali e i timori per le politiche fiscali di Trump continuano a mantenere alta l’incertezza. L’annuncio di dazi più elevati contro paesi chiave a partire dal 1° agosto ha sollevato preoccupazioni su un’inflazione crescente e su un rallentamento economico globale. Nonostante queste preoccupazioni, i dati sull’occupazione negli Stati Uniti per giugno hanno dato segnali positivi, riducendo le aspettative di un imminente taglio dei tassi da parte della FED. Questo ha avuto un impatto significativo sul mercato, rafforzando il dollaro e spingendo i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi a toccare il massimo delle ultime due settimane.
Al momento della scrittura, il prezzo dell’Oro si attesta a 3.289,145 $, in calo dello 0,38%. Tuttavia, il mantenimento delle quotazioni al di sopra del livello annuale chiave dei 3.288,195 $ lascia spazio a un cauto ottimismo per una possibile inversione di tendenza nel breve periodo. In tale scenario, i compratori potrebbero trovare slancio per spingere il metallo giallo prima verso l’area dei 3.340 $ e, successivamente, in direzione del livello annuale posto a 3.359,917 $.
Al contrario, un’eventuale chiusura decisa al di sotto del livello annuale di 3.288,195 $ confermerebbe un’estensione del movimento ribassista. In tal caso, l’Oro potrebbe rapidamente testare l’area dei 3.260 $, il cui cedimento aprirebbe la strada a un ulteriore calo verso il livello annuale in area 3.193,103 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.