Petrolio Analisi Fondamentale Settimanale Previsioni – Si teme per l’eccesso di offerta globale

La scorsa settimana i future sul petrolio greggio statunitense, il West Texas Intermediate, e sullo standard internazionale, il Brent, hanno chiuso la settimana in ribasso. A favorire le vendite anzitutto i timori rispetto all’eccesso di offerta globale e i dubbi sulla capacità dell’Opec di tagliare la produzione in misura tale da incidere sull’eccesso di offerta, stabilizzando i prezzi.

I future sul petrolio greggio WTI con scadenza ad agosto hanno chiuso la settimana a $ 44,97, in ribasso di $ 1,10 (-2,39%), mentre i future sul petrolio greggio Brent con scadenza a settembre hanno chiuso a $ 47,63, in ribasso di $ 0,90 (-1,85%).

A inizio settimana il mercato del petrolio ha trovato stabilità in seguito ai rapporti che hanno segnato un aumento delle posizioni lunghe da parte dei fondi speculativi e materie prime, che – in seguito all’imponente ondata di vendite del 24 maggio – scommettono sull’avvio di un rally.

A metà settimana il mercato è divenuto instabile in seguito alla pubblicazione del rapporto governativo ribassista. Secondo la EIA, infatti, le riserve di petrolio USA sarebbero scese di 1,7 milioni di barili, una contrazione inferiore ai 2,7 milioni di barili previsti. L’agenzia ha anche segnato – in riferimento alla settimana conclusasi il 9 giugno – un incremento delle riserve di benzina per 2,1 miliardi milioni di barili, a fronte di un calo previsto pari a 457.000 barili.

Fra le altre notizie del giorno, l’agenzia di informazione sull’energia USA ha rivisto al rialzo le previsioni per il 2017 sulla crescita della produzione statunitense a 460.000 barili al giorno dopo che a dicembre è stata previsto una flessione pari 80.000 barili al giorno.

Previsioni

Secondo l’agenzia internazionale per l’energia il prossimo anno l’offerta di petrolio supererà la domanda nonostante un aumento del consumo che raggiungerà per la prima volta i 100 milioni di barili al giorno.

Venerdì la società di servizi petroliferi di Houston Bucker Hughes ha segnalato un incremento di sei unità nel numero di piattaforme adibite all’estrazione di petrolio e gas naturale, per un totale di 933 pozzi. Il conteggio negli Usa nel 1981 raggiunse quota 4530, toccando il minimo nel maggio 2016, con 404 pozzi.

Dati gli attuali fondamentali e il momentum ribassista alla fine della scorsa settimana, se si esclude eventuali imprevisti che provochino un rally di copertura short, il mercato del petrolio inizierà la settimana sotto pressione.

Fattori che potrebbero provocare rally in controtendenza nel breve termine sono condizioni di ipervenduto, problemi in Nigeria e Libia, importanti variazioni dei rapporti sulle scorte della EIA. Un calo delle riserve di petrolio greggio fungerebbe da supporto, ma avremo una importante reazione rialzista nel caso in cui verrà segnalato un importante rilievo nelle riserve di benzina.

Un ulteriore balzo nel conteggio delle piattaforme petrolifere potrebbe portare a un’ondata di vendite con il primo obiettivo per il future sul brent a $ 46,59 e per il WTI a $ 41,98.

L’azione di prezzo di venerdì suggerisce che gli investitori in controtendenza sul WTI stanno difendendo $ 44,45, punto di innesco di una accelerazione ribassista. Tieni sotto osservazione l’azione di prezzo e leggi il flusso di ordini a questo livello perché i venditori potrebbero o perforarlo con decisione innescando un ripida caduta o il mercato subire un’inversione rialzista nel tentativo di spingere fuori dal mercato i venditori short più deboli.