Petrolio: analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Trader preoccupati per la domanda futura a causa dell’escalation nella guerra commerciale

Martedì a inizio giornata i future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e quelli sullo standard internazionale, il Brent, si muovono in leggero ribasso, dopo la netta inversione ribassista di ieri. Sebbene il mercato continui ad essere sostenuto dai tagli alla produzione promossi dall’OPEC e dalle sanzioni statunitensi contro Iran e Venezuela, le preoccupazioni sull’impatto dell’escalation della disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina sulla domanda futura stanno contribuendo a limitare i guadagni.

Alle 08:31 GMT, il greggio WTI con scadenza a luglio si attesta a $ 60,99, in calo di $ 0,22 (-0,36%), mentre il greggio Brent con scadenza a luglio si attesta a $ 70,16, in ribasso di $ 0,07 (-0,10%).

Lunedì i prezzi sono saliti a un massimo in una settimana in mezzo in risposta ai disordini in Medio Oriente. Lunedì scorso, l’Arabia Saudita ha dichiarato che due delle sue petroliere erano tra quelle attaccate al largo delle coste degli Emirati Arabi Uniti e hanno descritto l’azione come un tentativo di indebolire la sicurezza delle forniture di greggio alla luce delle tensioni tra Stati Uniti e Iran.

Il mercato è arretrato dai suoi massimi; tuttavia, dopo un forte sell-off negli Stati Uniti, le azioni hanno frenato la domanda di asset a rischio più elevato. La debolezza è stata provocata dalle decisione della Cina di rispondere alle tariffe degli Stati Uniti con nuovi dazi da parte sua. I commenti del governo contribuito a fare pressione sui prezzi quando il Dipartimento per l’energia degli Stati Uniti ha affermato lunedì di essere sicuro che i mercati petroliferi globali fossero ben riforniti.

“Il Dipartimento dell’Energia è consapevole dei tentativi di ostacolare il trasporto di petrolio, come riportato dai governi dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti”, ha detto Shaylyn Hynes, segretario stampa del DOE, sull’attentato presso l’emirato Fujairah, uno dei più grandi hub di bunkeraggio del mondo, appena fuori dallo stretto di Hormuz.

“Il Dipartimento sta monitorando i mercati petroliferi ed è sicuro che rimarranno ben riforniti”, ha detto Hynes dopo l’attacco che non ha provocato vittime né una fuoriuscita di petrolio, ma ha provocato danni significativi alle navi.

Previsione giornaliera

I fattori tecnici potrebbero giocare un ruolo nell’andamento dei prezzi di oggi, con i trader che mostrano rispetto nei confronti della molto importante media mobile a 200 giorni. Per il WTI, la zona principale di supporto è 60,75$ – 68,92$, mentre per il Brent da tenere d’occhio è $68,92. Questo indicatore è seguito da vicino dagli operatori di hedge fund. In termini fondamentali, le relazioni commerciali tra Cina e Stati Uniti sono ancora in prima linea con il Presidente Trump che afferma che per sapere se ci sarà un accordo dovremo aspettare tre o quattro settimane. Nel frattempo, potremmo vedere alcune oscillazioni dei prezzi. La grande preoccupazione per i trader di petrolio è se una guerra commerciale intensificata o prolungata porterà  a una recessione negli Stati Uniti o a un rallentamento economico globale. Entrambe avrebbero un impatto negativo sulla domanda.

Nel frattempo, l’attenzione si sposterà verso la fornitura degli Stati Uniti con l’uscita del rapporto settimanale dell’American Petroleum Institute alle 20:30 GMT, seguito dal rapporto settimanale della Energy Information Administration di mercoledì. La scorsa settimana, il rapporto EIA ha mostrato un inaspettato calo di 4 milioni di barili.