Petrolio: analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Trader in attesa del contro-attacco della Cina in risposta alle nuove tariffe

Venerdì i future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e quelli sullo standard internazionale, il Brent, si muovono in rialzo,  rimbalzando dopo la forte ondata di vendite di ieri. L’andamento dei prezzi suggerisce che la betta rottura di giovedì possa essere stata eccessiva. Nondimeno, la tendenza è al ribasso e aumentano le preoccupazioni per la riduzione della domanda in previsione di una crescita economica più lenta della Cina e dell’economia globale.

Alle ore 08:44 GMT, i future sul WTI con scadenza a settembre si attestano a 55,03 $, in rialzo di 1,08 $ (+2,00%). Giovedì il mercato ha stabilito un minimo a 53,59$, per poi scendere del 7,9%. I future sul petrolio greggio Brent con scadenza a ottobre si attestano a 61,94 $, in rialzo di 1,44 $ (+2,37%). Ieri ha stabilito un minimo a 60,03$, per poi scendere del 7,52%.

Il prezzo del greggio è precipitato giovedì dopo che il presidente Donald Trump ha annunciato una tariffa aggiuntiva del 10% sulle importazioni cinesi negli Stati Uniti.

Con una serie di tweet, Trump ha dichiarato che il valore della tariffa imposta su beni cinesi sarà di $ 300 miliardi. La misura entrerà in vigore il 1° settembre. In giornata ha precisato che tali imposte potrebbero salire al 25%. I commenti di Trump sono arrivati ​​dopo che una delegazione americana ha incontrato funzionari commerciali cinesi all’inizio di questa settimana. Fra le altre notizie che lasciano presagire una calo di domanda, i dati sull’attività manifatturiera americana per il mese scorso indicano un peggioramento scendendo al minimo in tre anni, e le spese per l’edilizia a giugno sono diminuite a fronte del crollo degli investimenti in progetti di costruzione privata, scesi ai minimi in 1 anno e mezzo.

Il PMI ISM del manifatturiero si attesta a 51,2, in calo dal 51,7 precedente e inferiore al 52,0 previsto. La spesa edile è scesa dell’1,3%,  quando i trader prevedevano un incremento dello 0,5%. Il mese precedente è stato rivisto in rialzo allo 0,5%.

All’inizio della settimana, la Energy Information Administration USA (EIA) ha mostrato un altro prelievo superiore alle previsioni,  in qualche modo compensato da un leggero aumento della produzione di greggio degli Stati Uniti nella settimana conclusasi il 26 luglio.

Secondo l’EIA, la scorsa settimana la produzione di petrolio greggio degli Stati Uniti è stata in media di 12,2 milioni di barili al giorno (bpd), in aumento di 900.000 bpd rispetto alla settimana precedente e di circa 1,3 milioni di bpd sull’anno.

Previsione giornaliera

Stiamo assistendo a un rimbalzo tecnico all’inizio di venerdì mentre i trader realizzano i profitti e gli investitori adeguano le posizioni in risposta al forte calo di giovedì. I trader stanno ora aspettando le contromisure dalla Cina, che dovrebbero far scendere i prezzi ancora di più. Venerdì, il ministero degli Esteri cinese ha respinto l’ultima minaccia del presidente Trump, sostenendo che la più grande economia del mondo dovrebbe rinunciare alle sue illusioni, assumersi delle responsabilità e tornare sulla giusta strada verso una soluzione della guerra commerciale.

Il portavoce della Cina presso il ministero degli Esteri, Hua Chunying, ha dichiarato in una conferenza stampa quotidiana che, se gli Stati Uniti andranno a imporre altre tariffe sui beni cinesi, Pechino dovrà adottare contromisure (Reuters), aggiungendo che, se è vero che la Cina non vuole una guerra commerciale con gli Stati Uniti, è altrettanto vero che non teme questa eventualità.