Petrolio: analisi fondamentale giornaliera, previsioni – L’OPEC+ potrebbe estendere l’accordo sui tagli alla produzione da 6 a 9 mesi

Lunedì a inizio giornata, poco prima dell’apertura della sessione regolare, i future sul petrolio greggio statunitense, il West Texas Intermediate, e sullo standard internazionale, il Brent, si muovono in rialzo. I mercati hanno aperto in lieve rialzo in risposta alle notizie positive sulle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, e hanno mantenuto la maggior parte di questi guadagni nella speranza che l’OPEC e i suoi alleati, nell’incontro che si tiene Vienna l’1-2 luglio, estendano i tagli alle forniture almeno fino alla fine del 2019.

Alle 11:05 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza ad agosto si attestano a $ 59,79, in rialzo di $ 1,32 (+2,26%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a settembre si attestano a $ 66,18, in rialzo di $ 1,44 (+2,22%).

Fattori sul fronte dell’offerta

Nessuno può mettere in dubbio l’impatto sui prezzi  dei tagli alla produzione promossi dall’OPEC, in vigore dal 1° gennaio quando il cartello e i suoi alleati hanno concordato di rimuovere 1,2 milioni di barili di petrolio al giorno. Il programma ha fatto quello che doveva fare: ha tagliato l’offerta globale e ha stabilizzato i prezzi. Continuare il programma sarebbe di supporto per i prezzi WTI e Brent.

I prezzi continuano a trovare supporto nei tagli delle forniture promossi dall’OPEC e nelle sanzioni statunitensi contro Iran e Venezuela. Il mese scorso, le crescenti tensioni tra Iran e Stati Uniti hanno anche spinto i prezzi in rialzo. I trader si sono assicurati contro un’interruzione delle forniture, fornendo un’ulteriore spinta ai prezzi. Questa mossa è stata generata dagli attacchi contro due petroliere da parte dell’Iran e dall’abbattimento di un drone statunitense da parte della “nazione canaglia”. La preoccupazione principale per i  trader del lato dell’offerta è l’aumento delle scorte degli Stati Uniti.

Fattori sul fronte della domanda

La disputa commerciale in corso fra Stati Uniti e Cina suscita preoccupazione per un possibile rallentamento, se non recessione, dell’economia globale. Secondo i rapporti dell’OPEC, della EIA e dell’AIE, se la controversia commerciale dovesse continuare la domanda potrebbe crollare a fine anno.

Previsione giornaliera

I lunedì prezzi sono sostenuti a causa di sviluppi positivi dal lato dell’offerta e della domanda. Per quanto riguarda l’offerta, l’OPEC e i suoi alleati sono fortemente propensi a estendere il programma per ridurre l’offerta. Il programma è finalizzato a contrastare la bassa domanda a causa di un indebolimento dell’economia globale e dell’aumento della produzione degli Stati Uniti. Prima dell’incontro, il ministro saudita dell’energia Khalid ha affermato che l’accordo verrà probabilmente esteso di nove mesi e che non saranno necessarie riduzioni più profonde.

Il presidente russo Vladimir Putin ha concordato con l’Arabia Saudita di estendere i tagli di produzione attuali di 1,2 milioni di barili al giorno (bpd) da sei a nove mesi. Sul lato della domanda, i trader si sentono sollevati dopo che gli Stati Uniti e la Cina hanno accettato di riprendere i negoziati commerciali, dopo l’interruzione delle trattative di circa due mesi fa. La notizia è positiva per i prezzi, anche se gli investitori devono rendersi conto che le due potenze economiche hanno ancora problemi importanti da risolvere prima di concludere un accordo.