Petrolio: analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Il rapporto sul PIL USA darà un altro colpo ai rialzisti del greggio?

Martedì i future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e sullo standard internazionale, il Brent, si muovono in lieve ribasso, dopo un lungo fine settimana di vacanze. L’andamento dei prezzi suggerisce che gli investitori sono in attesa di un catalizzatore che guidi il prossimo movimento di prezzo. La price action dopo le forti vendite di giovedì ha anche confermato la mia tesi, secondo cui la maggior parte delle vendite del 23 maggio erano legate ai sell stop in importanti aree di supporto.

Alle 08:59 GMT, il greggio WTI con scadenza a luglio si attesta a $ 58,85, in calo di $ 0,39 (-0,66%), mentre il greggio Brent con scadenza ad agosto si attesta a $ 68,60, in ribasso di $ 0,28 (-0,41%).

Da mesi i principali catalizzatori che spingono in alto i prezzi del greggio sono i tagli delle forniture promossi dall’OPEC e le sanzioni statunitensi contro Iran e Venezuela. È sicuro che questi ultimi rimarranno probabilmente in essere e il primo potrebbe effettivamente essere esteso oltre la scadenza di giugno, quando si incontreranno l’OPEC e i suoi alleati.

Non vedo problemi con i tagli alle forniture in questo momento, quindi il tono in qualche modo rialzista dovrebbe rimanere intatto. Il problema non sono comunque le forniture limitate, ma l’aumento della produzione e delle scorte negli Stati Uniti. È la possibilità di un calo di domanda se la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina arriverà a indurre un rallentamento economico globale. Inoltre, i sauditi potrebbero essere disposti ad aumentare l’offerta a fronte di una carenza di petrolio greggio e di un aumento dei prezzi , ma non mi aspetto che l’OPEC e i suoi alleati, in particolare la Russia, riducano ulteriormente la produzione in risposta a un potenziale calo della domanda.

Il primo segno di preoccupazione per i rialzisti del petrolio greggio è emerso la scorsa settimana, il 23 maggio, quando gli Stati Uniti hanno riportato dati sul PMI del manifatturiero più deboli del previsto. Il secondo segnale potrebbe emergere giovedì quando gli Stati Uniti pubblicheranno un rapporto preliminare sul prodotto interno lordo (PIL). So che in passato ho detto che i dati sono obsoleti e non hanno un impatto molto forte sui prezzi del petrolio per la maggior parte del tempo. Tuttavia, questa volta sarà diverso, perché i dati sono stati raccolti prima dell’ultima serie di tariffe che entrerà in vigore il 1° giugno.

Se il rapporto sul PIL si attesterà al di sotto della previsione del 3,1%, il greggio potrebbe nuovamente rompere in netto ribasso, poiché questo probabilmente porterà ulteriore debolezza. Inoltre, il rapporto esce prima del rapporto  settimanale sulle scorte della Energy Information Administration. Se questo mostra un altro forte incremento, aspettatevi ulteriore pressione.

Infine, il 24 maggio, la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) ha dichiarato che i principali operatori hanno ridotto le posizioni nette sul greggio nel corso del 21 maggio. Se si spostano su un netto short nella prossima relazione, allora aspettatevi un ribasso. La mia più grande paura per i long in questo momento è che i fondi speculativi e di materie prime siano usciti la settimana scorsa quando la media mobile a 200 giorni è stata violata. In questo caso, è probabile che si scontrino contro questo livello questa settimana. Se questo indicatore diventa resistenza, allora probabilmente osserveremo un calo dei prezzi.