Petrolio Analisi Fondamentale Giornaliera, Previsioni – I dati sulle scorte della EIA segnaleranno un incremento imprevisto?

Martedì i future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e quelli sullo standard internazionale, il Brent, si sono mossi in rialzo in risposta all’annuncio rialzista rilasciato lunedì dal Fondo Monetario Internazionale.

Martedì i future sul petrolio greggio WTI con scadenza a marzo hanno chiuso a $ 64,47, in rialzo di $ 0,90 (+1,42%), mentre i future sul petrolio greggio Brent con scadenza ad aprile hanno chiuso a $ 69,54, in rialzo di $ 0,91 (+1,33%).

Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al rialzo al 3,9% le previsioni sulla crescita economica mondiale sia per il 2018 che per il 2019, lo 0,2% in più rispetto all’ultimo aggiornamento di ottobre.

Il rally di martedì ha colto i trader di sorpresa; le notizie dal fondo monetario infatti sono uscite lunedì, pertanto il movimento rappresenta una reazione ritardata. Il rally inoltre si è verificato il giorno stesso in cui due banche hanno pubblicato previsioni ribassiste.
La banca francese BNP Paribas ha dichiarato: “Le previsioni per il 2018 sono approssimativamente bilanciate per la maggior parte dell’anno, ma le scorte sono destinate ad aumentare nel quarto trimestre del 2018.”

La banca ha anche innalzato di $ 10 al barile le sue previsioni sul prezzo del petrolio per il 2018, prevedendo un prezzo medio di $ 60 per il WTI e di $ 65 per il Brent, sostenendo che ci sono segnali di una possibile correzione.

Barclays ha detto di aspettarsi per quest’anno, a causa della forte crescita della domanda e del calo della produzione dal Venezuela, membro dell’Opec, un prezzo medio del Brent di $ 60 al barile, $ 5 in più rispetto alle previsioni precedenti. Tuttavia, ha anche dichiarato di avere “una visione ribassista sui prezzi del petrolio per i successivi trimestri”.

Previsioni

I prezzi del petrolio greggio lunedì oscillano su ambo i versanti, in risposta ai sorprendenti dati sulle scorte contenuti in un rapporto del settore privato.

L’American Petroleum Institute (API), infatti, ha riportato nella settimana conclusasi il 17 gennaio un sorprendente incremento di 4,75 milioni di barili di scorte di petrolio greggio statunitense; i trader si aspettavano un prelievo di 1,6 milioni di barili. Con questi dati si è conclusa una striscia di sette prelievi settimanali consecutivi.

L’API ha anche riportato – in riferimento alla settimana conclusasi il 17 gennaio – un altro incremento di scorte di benzina di 4.117 milioni di barili, contro i 2.486 milioni di barili stimanti dai trader.

Nella settimana di riferimento i distillati sono effettivamente diminuiti di 1.280 milioni di barili, quando i trader prevedevano una flessione di 1,471 milioni di barili.

Più tardi, oggi alle 15:30 GMT, l’U.S. Energy Information Administration rilascerà il rapporto settimanale sulle scorte: si prevede un prelievo di circa 1,0 milioni di barili.

Se l’EIA ha in serbo una sorpresa, mercoledì i prezzi potrebbero scendere. Tuttavia, se il rapporto mostrerà un declino superiore al previsto, potremmo assistere a un altro picco rialzista a causa degli acquisti aggressivi di fondi speculativi.