Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Bloomberg sostiene che gli USA stanno considerando di attingere alle riserve strategiche

 Lunedì a inizio giornata i future sul petrolio greggio statunitense, lo West Texas Intermediate, e sullo standard internazionale, il Brent, si muovono in ribasso; intanto le interruzioni alle forniture sono state parzialmente risolte e i porti libici hanno ripreso le esportazioni. I trader inoltre stanno tenendo d’occhio un possibile aumento dell’offerta da parte della Russia e di altri importanti paesi produttori.

 

Alle ore 1:50 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza a settembre si attestano a $ 69,59, in calo di $ 0,35 (-0,49%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a settembre si attestano a $ 74,94, in calo di $ 0,39 (-0,52%).

Oggi le notizie rialziste sembrano essere limitate alla luce del gran numero di eventi potenzialmente ribassisti della scorsa settimana. I pensieri rialzisti sono guidati da un avvertimento da parte dell’Agenzia internazionale per l’energia che segnala una diminuzione della capacità inutilizzata, che potrebbe causare una carenza in caso di ulteriori significative interruzioni degli approvvigionamenti. A fornire supporto hanno anche contribuito gli scioperi in Norvegia e in Iraq, che venerdì hanno fatto salire i prezzi.

I trader non sembrano prestare troppa attenzione agli scioperi perché probabilmente credono che si tratterà di eventi a breve termine. La prima notizia ribassista di questa settimana viene dalla Libia, dove il produttore di petrolio statale ha riavviato la produzione da un importante giacimento petrolifero. Seondo quanto dichiarato venerdì dal ministro russo dell’Energia Alexander Novak, la Russia e altri importanti produttori di petrolio potrebbero aumentare ulteriormente la produzione in caso di carenza di approvvigionamento nel mercato petrolifero globale. I trader sostengono anche che un allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina potrebbe fungere da supporto dissuadendo Pechino dall’applicare dazi alle importazioni di greggio statunitensi.

Durante il week-end, il discorso si è incentrato sulla possibile vendita di riserve petrolifere statunitensi, che sicuramente aumenterebbe l’offerta e peserebbe sui prezzi. Attualmente, gli Stati Uniti detengono una riserva di circa 660 milioni di barili e, secondo un rapporto Bloomberg, l’amministrazione Trump sta considerando di attingere alla riserva petrolifera del paese.

Previsioni

In base al grafico giornaliero, il trend è ribassista. Ciò significa essenzialmente che i venditori hanno il controllo e che probabilmente difenderanno il trend interrompendo i rally. Significa anche che si aspettano di continuare a vedere notizie al ribasso che sostengono la loro posizione. Sebbene gli scioperi in Norvegia e in Iraq stiano interrompendo l’offerta, questa notizia viene compensata dal riavvio della produzione libica. Ciò significa che l’avviso della AIE sulla capacità di stoccaggio residua è l’ultima notizia a sostenere i prezzi, e potrebbe essere facilmente oscurata se gli Stati Uniti decidessero di aprire il rubinetto delle riserve.