L’Euro Dollaro Trova Sostegno dai Dati PMI dell’Eurozona in Attesa di Powell e degli Indici Statunitensi

Il prezzo dell’euro dollaro sta registrando un moderato recupero nella sessione europea di giovedì, riportandosi a quota 1,1650 dopo essere sceso in mattinata fino a 1,1625. Il rimbalzo è stato sostenuto dai dati migliori del previsto sull’attività manifatturiera nell’Eurozona e in alcune delle principali economie del blocco, che hanno contribuito ad attenuare i timori di un rallentamento marcato nella seconda metà dell’anno.

L’indice PMI manifatturiero dell’Eurozona è salito a 50,5, tornando sopra la soglia che separa espansione da contrazione, contro attese di un calo a 49,5. Anche i dati preliminari di Francia e Germania hanno mostrato miglioramenti inattesi: il PMI manifatturiero tedesco è balzato a 49,9 da 48,1, mentre quello francese ha evidenziato una crescita modesta. In controtendenza, il PMI dei servizi dell’Eurozona è rallentato a 50,7, comunque sopra le previsioni di mercato che indicavano 50. Questi numeri hanno offerto respiro al fiber, compensando in parte la pressione ribassista degli ultimi giorni.

Panoramica fondamentale

Nonostante il rimbalzo, l’euro dollaro rimane ancora un po’ in difficoltà, con il dollaro statunitense che mantiene un tono complessivamente fermo. Gli operatori si mostrano cauti in vista del discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, atteso venerdì al simposio di Jackson Hole.

Il sentiment resta condizionato anche dai verbali dell’ultima riunione del FOMC, pubblicati mercoledì, dai quali è emerso che soltanto due membri avevano votato a favore di un taglio dei tassi ad agosto. Questo ha ridotto le aspettative di un allentamento immediato, pur mantenendo vive le probabilità di un intervento nella riunione di settembre. Attualmente, i mercati scontano ancora oltre l’81% di possibilità di un taglio di 25 punti base, secondo lo strumento FedWatch.

Analisi Tecno-Grafica e previsioni euro dollaro

Al momento della scrittura il fiber quota 1,1650, in recupero dopo aver toccato il minimo intraday a 1,1625. I compratori ora guardano al test del break-out LONG sul livello annuale 1,1655: una conferma sopra tale soglia aprirebbe la strada verso il livello chiave 1,1700, ultimo vero ostacolo prima del successivo target annuale a 1,1759.

Sul fronte opposto, un ritorno della pressione ribassista si avrebbe con una chiusura sotto 1,1620, che darebbe spazio agli orsi per puntare dapprima al supporto chiave a 1,1600 e successivamente al livello annuale 1,1554.

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