Il cambio euro dollaro si sta leggermente deprezzando nonostante il contesto di debolezza generalizzata del dollaro statunitense.
Il prezzo dell’euro dollaro ha aperto la seduta di giovedì con un tono più debole, scivolando sotto il livello chiave di 1,1700 dopo due giornate consecutive di rialzo. La valuta unica sembra mostrare segni di affaticamento, con lo slancio rialzista che si è attenuato nelle ultime ore, in un contesto di cautela da parte degli investitori in vista di nuovi dati macroeconomici dagli Stati Uniti.
Negli ultimi giorni, la pubblicazione dell’Indice dei Prezzi al Consumo negli Stati Uniti ha alimentato in modo significativo le aspettative di un imminente taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Il mercato prezza ormai con alta probabilità un intervento di riduzione di 25 punti base nella prossima riunione di politica monetaria, spinti dal rallentamento dell’inflazione e da segnali di raffreddamento dell’economia americana. A complicare il quadro, resta alta la tensione tra il presidente Donald Trump e la leadership della FED. Le recenti dichiarazioni del presidente statunitense, mirate a spingere per una politica monetaria più accomodante, hanno alimentato dubbi sull’indipendenza della Banca Centrale, influenzando negativamente il sentiment nei confronti del dollaro statunitense.
Sul fronte geopolitico e commerciale, la guerra dei dazi continua a rappresentare un rischio significativo per il fiber. Le politiche commerciali di Trump restano imprevedibili e ogni nuovo annuncio può innescare rapide variazioni sia al rialzo e al ribasso.
In Europa, i dati economici diffusi di recente non hanno sorpreso gli analisti, risultando in linea con le attese. Sebbene la crescita dell’Eurozona resti positiva, permangono sfide strutturali; i dazi commerciali minacciano soprattutto le economie più esposte all’export, come Germania e Italia, mentre un eventuale rafforzamento eccessivo dell’euro potrebbe penalizzare ulteriormente la competitività delle imprese europee sui mercati internazionali.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1686, in ribasso dello 0,16% e con gli orsi che stanno iniziando ad aumentare la loro posizione per spingere il cambio a chiudere al di sotto del livello chiave 1,1700 e poter raggiungere almeno il livello annuale 1,1655, dove un superamento di tale livello potrebbe portare l’euro dollaro a poter raggiungere anche il livello chiave 1,1600.
Al contrario, una chiusura sopra 1,1700, confermando quindi il break-out LONG del giorno precedente, potrebbe portare ad un’estensione del rally e raggiungere quindi il livello annuale 1,1759.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.