Il cambio euro dollaro rimane in leggero calo nonostante la forza generalizzata del dollaro statunitense nei mercati avversi al rischio.
Il prezzo dell’euro dollaro si muove in lieve perdita dopo aver toccato i minimi delle ultime due settimane, oscillando poco sopra 1,1600 qualche ora prima dalla sessione nordamericana di venerdì. Il fiber fatica comunque a consolidare un vero rimbalzo, in un contesto di mercati globali cauti e con l’attenzione degli investitori rivolta al discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, previsto al Simposio di Jackson Hole. Le parole del numero uno della Banca Centrale statunitense potrebbero determinare la traiettoria di breve termine del fiber.
Le speranze di un allentamento monetario si sono ridimensionate nelle ultime settimane. Dopo i dati deboli sulle buste paga non agricole (NFP) di inizio agosto e l’inflazione al consumo IPC) in linea con le attese, i mercati avevano prezzato con oltre il 90% di probabilità un taglio dei tassi a settembre. Tuttavia, i dati macro successivi hanno spinto gli operatori a ricalibrare le proprie scommesse: secondo lo strumento FedWatch, la probabilità di un allentamento è ora scesa al 69,5%.
Le statistiche più recenti confermano un quadro contrastante per gli Stati Uniti. Da un lato, i PMI preliminari di agosto hanno sorpreso positivamente: il settore manifatturiero è salito a 53,3 punti da 49,8, ben al di sopra delle attese che indicavano un calo, mentre i servizi hanno registrato un leggero rallentamento a 55,4, comunque sopra il consensus di 54,2. Dall’altro lato, le richieste di sussidi di disoccupazione sono aumentate di 11.000 unità nella settimana del 15 agosto, raggiungendo quota 235.000 unità: si tratta del livello più alto degli ultimi due mesi e riflette un mercato del lavoro in progressivo indebolimento.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1604, in lieve ribasso dello 0,01% ed in tentativo di recupero dopo aver toccato il minimo di due settimane a 1,1583. Dal punto di vista tecnico una chiusura sopra il livello chiave 1,1600 potrebbe suggerire un tentativo di inversione di tendenza di breve termine, con il livello annuale 1,1655 a fungere da primo obiettivo.
Al ribasso, una chiusura confermata sotto 1,1600 potrebbe spingere gli orsi dell’euro dollaro a raggiungere il livello annuale 1,1554.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.