Il cambio euro dollaro continua a muoversi senza una chiara direzione sotto 1,1620, nonostante i dati europei hanno superato le aspettative.
Il prezzo dell’euro dollaro si muove in modo laterale nella sessione di venerdì, incapace di superare il livello 1,1620, nonostante i dati positivi provenienti dai PMI dell’Eurozona. Ora gli operatori restano in attesa della pubblicazione dei dati sull’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) statunitense. Il contesto generale rimane caratterizzato da una cauta propensione al rischio, in un mercato che bilancia i segnali di ripresa economica europea con le rinnovate tensioni commerciali tra Stati Uniti e i loro principali partner.
Le previsioni su fiber restano caute, nonostante i segnali positivi provenienti dai dati macroeconomici europei. I PMI preliminari di ottobre hanno mostrato un miglioramento significativo rispetto alle attese, con l’indice manifatturiero salito a 50,0 da 49,8 e quello dei servizi in crescita a 52,6 da 51,3, segnando il livello più alto degli ultimi dodici mesi.
Anche la Germania, la locomotiva d’Europa, ha mostrato dati incoraggianti, con il PMI manifatturiero tedesco è salito a 49,6, mentre il settore dei servizi ha accelerato fino a 54,5, superando ampiamente le previsioni di un rallentamento. Questi risultati migliorano la percezione della solidità economica dell’Eurozona e rafforzano la posizione della Banca Centrale Europea (e di conseguenza del fiber), che potrebbe mantenere un approccio più aggressivo nel breve periodo, limitando le aspettative di ulteriori allentamenti monetari.
Tuttavia, l’impatto positivo dei PMI sull’EURO è stato attenuato dal rafforzamento del dollaro statunitense e dalla persistente incertezza geopolitica. Tuttavia, il fiber continua a muoversi all’interno di un range ristretto, segnalando mancanza di direzionalità nel breve termine. L’attenzione degli operatori si concentra ora sulla pubblicazione dei dati sull’inflazione statunitense di settembre, con le stime prevedono un incremento mensile dello 0,4% e un’inflazione annua del 3,1%, in accelerazione rispetto al 2,9% di agosto.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1613, in ribasso dello 0,04% e all’interno di una fase laterale nonostante nel breve termine la tendenza è ribassista. Tendenza che verrà ripresa a seguito di una chiusura sotto il livello chiave 1,1600, con gli orsi che punteranno a raggiungere il livello annuale 1,1554, il cui superamento comporterebbe un’estensione SHORT con il livello chiave 1,1500 a fungere da principale obiettivo.
Viceversa, un forte impulso rialzista verrebbe visto probabilmente a seguito di una chiusura sopra il livello annuale 1,1655, con il livello chiave 1,1700 e il livello annuale 1,1759 a rappresentare i principali obiettivi LONG.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.