Nonostante i russi non riescono ad avanzare in Ucraina, l’euro dollaro non riesce a rialzare la testa e sembra che stia lentamente perdendo quota.
Il prezzo dell’euro dollaro ha chiuso la settimana precedente al di sotto di 1,10 e ancora tuttora continua ad essere scambiato al di sotto di questo livello chiave, nonostante i dati degli Stati Uniti rilasciati nella giornata di oggi hanno mostrato un lieve calo del disavanzo commerciale del mesi di febbraio e l’indice del dollaro americano (indice DXY) rimane in territorio positivo sopra 99,00.
Come anticipato, il future del dollaro USA sta testando l’area di supply di medio termine tra 99,131/99,593, e questo test sta spingendo il fiber a rimanere in territorio negativo che sta limitando tutto il potenziale rialzista ma questo potrebbe sfociare ad un innalzamento delle scommesse su un rinnovato atteggiamento aggressivo da parte della BCE, in attesa dei dati IPC dell’Eurozona.
Ci sono diverse scommesse su un possibile aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea ma queste potrebbero ricevere un’ulteriore spinta con il rilascio il primo aprile alle 11.00 dell’IPC dell’Eurozona. Diversi economisti ritengono che un dato superiore alle attese potrebbe spingere i mercati a considerare un aumento di probabilità per un rialzo dei tassi di interesse da parte della BCE, ipotesi comunque molto difficile ma non impossibile.
Dal lato USA, gli investitori del fiber terranno in forte considerazione il consueto report NFP calendarizzato il primo venerdì di ogni mese, dove gli analisti prevedono una variazione positiva di 490.000 posti di lavoro.
Al momento della scrittura il fiber quota 1,0974, in territorio negativo (-0,10%). Dopo aver tenuto a malapena il supporto chiave 1,10 e il target intermedio 1,1019, i ribassisti sono saliti in cattedra e stanno spingendo il cambio a riconsiderare il raggiungimento dei minimi dell’anno.
Data la chiusura della settimana precedente al di sotto del livello chiave 1,10, sembra molto probabile che l’euro dollaro possa considerare un’estensione del ribasso e raggiungere quindi il target intermedio 1,0824, l’unico obiettivo concreto al momento.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.