Deciso passo indietro all’inizio della seduta americana da parte dell’euro dollaro, riportandosi provvisoriamente al di sotto del livello chiave 1,1100 dopo gli ultimi dati dagli Stati Uniti.
Il prezzo dell’euro dollaro dopo due giorni consecutivi estremamente rialzisti, raggiungendo il massimo settimanale a 1,1185, non è riuscito a toccare l’obiettivo a 1,12 e sembra in procinto di iniziare una correzione. Nella giornata odierna sono stati pubblicati due importanti dati provenienti dagli Stati Uniti, l’indice PCE di febbraio (l’indicatore dell’inflazione preferita dalla FED) e le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione. Inaspettatamente, entrambi hanno mostrato un dato non in linea con gli analisti portando paradossalmente al rafforzamento del dollaro americano, creando così i presupposti per una correzione.
Dato che le aspettative dell’inflazione non sono state rispettate, probabilmente porterà ad un passo indietro da parte della Federal Reserve nel non aumentare in tassi di interesse alla prossima riunione di maggio di 50 punti base e, se confermato nel prossimo mese, anche alla riunione di giugno.
Per quanto riguarda il future del dollaro americano, probabilmente a breve si vedrà un ritorno agli acquisti dato il rimbalzo perfettamente avvenuto sia sull’area di demand che sul livello annuale 97,943 (ben visibile nel grafico seguente). Di conseguenza, è lecito pensare ad una correzione del fiber nel breve termine.
Adesso anche la Banca Centrale Europea ha iniziato a subire la pressione per aumentare i tassi di interesse a causa delle pressioni sui prezzi in tutta l’Eurozona. Ad oggi, l’inflazione annua nell’area EURO si attesta al 5,9% e gli analisti prevedono attualmente un raggiungimento di un nuovo massimo storico al 6,6% nel mese di marzo.
La BCE ora di fronte ad un grosso dilemma poiché dovrà inasprire rapidamente la propria politica monetaria per reprimere l’inflazione e impedire quindi che i prezzi sfuggano al suo controllo.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1114, al di sopra del livello psicologico 1,11 ma in procinto di ritentante un allungo ribassista dato la pressione da parte del dollaro americano.
Con una conferma dello scivolone al di sotto di 1,11, probabilmente l’euro dollaro inizierà un periodo ribassista che lo porterà a ritestare il target intermedio 1,1019. Da qui, non è da sottovalutare un incremento delle proprie posizioni da parte dei rialzisti che porterà il fiber a tentare un estensione dei suoi guadagni e un raggiungimento del secondo obiettivo posto a 1,1455 (target intermedio).
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.