Con un EURO tornato in auge grazie ad una possibile pausa dalla guerra, l’euro dollaro sta spingendo sempre di più verso l’obiettivo di breve termine.
Il prezzo dell’euro dollaro, nonostante un attimo di indecisione a seguito del rilascio dei dati sul sentiment economico (deludendo le aspettative, 108.5 vs 109), quello industriale (oltre le attese, 10.4 vs 9) e sull’inflazione della zona euro, sembra che non voglia fermarsi più.
Si notifica che poco dopo la pubblicazione di questi dati, si è tenuto un discorso della presidente della BCE Christine Lagarde, la quale ha messo in evidenza che al momento i problemi maggiori riguardano l’inflazione e della catena di approvvigionamento.
Tuttavia, queste principali preoccupazioni non comprendono l’aumento dei prezzi di carburante e cibo e l’andamento del programma di acquisto di asset (PEPP), il quale dovrebbe concludersi nel terzo trimestre del 2022. Inoltre, la Lagarde ha continuato a ritenere che i timori di stagflazione sono ingiustificati.
Già da martedì il fiber, alla notizia che la Russia ha deciso di ridurre l’escalation attorno a Kiev e Chernihiv, ha iniziato ad intraprendere un interessante rialzo. Difatti, in questo contesto, la coppia è salita martedì di quasi l’1%, chiudendo a 1,1085.
Ovviamente non è facile da capire se il governo russo stia usando i negoziati in corso per riorganizzarsi e/o rifornirsi per avere migliore offensiva nel prossimo futuro o se stia davvero perseguendo un cambio di strategia, magari un consolidamento della proprie posizione nell’est dell’Ucraina. Probabilmente ci saranno più informazioni nelle prossime sedute ma sembra al momento che il mercato sta accogliendo (ben visibile sull’euro dollaro) favorevolmente la prospettiva di un accordo tra le parti per porre fine alla guerra.
Infatti, l’EURO è la valuta maggiormente colpita essendo la sua area quella più influenzata dall’andamento della guerra, visto la sua vicinanza geografica al conflitto e dei fortissimi legami commerciali e non con la Russia.
È ben evidente dal grafico precedente il forte movimento esplosivo degli ultimi due giorni del fiber, avvicinandosi all’obiettivo pronosticato negli ultimi articoli, a 1,1200 (resistenza psicologica). Da questo punto, è da considerare una possibile continuazione dell’attuale movimento e di conseguenza il raggiungimento dell’obiettivo di breve/medio termine a 1,1455; vero zona spartiacque per un cambiamento di tendenza.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.