Dopo l'azione instabile di ieri, l’euro dollaro si sta trovando in una modesta pressione ribassista ed è sceso sotto 1,0850.
Nella sessione di mercoledì, il prezzo dell’euro dollaro staziona in territorio negativo, oscillando sotto 1,0850. La cautela domina il mercato in attesa del rilascio dei verbali del Federal Open Market Committee (FOMC) e dei dati preliminari dell’indice PMI (Purchasing Managers Index) sia per l’Eurozona che per gli Stati Uniti, previsti per giovedì. Questi dati sono cruciali poiché forniscono una visione approfondita delle tendenze della domanda, dell’inflazione e dell’occupazione.
Nonostante il leggero rimbalzo, il dollaro americano ha mantenuto una posizione forte, limitando i guadagni dell’EURO. Il sentiment del mercato suggerisce che i trader sono incerti riguardo alla possibilità che la Banca Centrale Europea (BCE) prosegua con i tagli dei tassi di interesse oltre il mese di giugno. Diversi policymaker della BCE, tra cui il presidente della Bundesbank Joachim Nagel e il presidente della Banca Olandese Klaas Knot, hanno espresso opinioni che supportano un possibile taglio dei tassi a giugno, ma rimangono cauti riguardo a ulteriori azioni.
Il focus principale del fiber rimane sui verbali del FOMC e sui prossimi dati economici. I funzionari della FED hanno recentemente adottato un tono cauto, suggerendo che i tassi di interesse potrebbero rimanere elevati per un periodo più lungo di quanto previsto inizialmente. Questa posizione ha rafforzato il dollaro USA e messo sotto pressione l’euro dollaro. La presidente della FED di Cleveland, Loretta Mester, ha sottolineato la necessità di vedere miglioramenti significativi e costanti nell’inflazione prima di considerare un allentamento della politica monetaria.
Riguardo i dati economici, i dati dell’indice dei prezzi al consumo (IPC) degli Stati Uniti non hanno confermato la direzione attesa dalla FED, mantenendo così un ambiente di incertezza. Raphael Bostic, presidente della Federal Reserve di Atlanta, ha escluso tagli dei tassi fino all’ultimo trimestre dell’anno, sottolineando la robustezza dell’economia americana.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0834, in ribasso dello 0,18% e vicino ad iniziare una fase correttiva più marcata, in attesa comunque del FOMC per avere indicazioni più chiare. Le prospettive ribassiste verranno confermato con una chiusura sotto 1,0835 che permetterebbe agli orsi di estendere la fase ribassista con l’obiettivo di raggiungere il livello chiave 1,0800.
Viceversa, una chiusura sopra 1,0880 permetterà ai tori dell’euro dollaro di togliersi di dosso le pressioni al ribasso e puntare dritto verso i due obiettivi principali rialzisti rappresentati dalla resistenza 1,0940 e dal livello annuale 1,0959.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.