Gli Indici Wall Street mostrano segnali contrastanti nella settimana in corso, con l’S&P 500 che continua a muoversi vicino ai massimi storici, il Nasdaq che mantiene la sua linea di tendenza rialzista e il Dow Jones che registra leggere prese di profitto.
Tra gli indici di Wall Street, l’S&P 500 è quello che mantiene il contesto più rialzista tra i colleghi, anche se nelle ultime tre settimane l’attività è risultata più debole, complice la minore presenza di trader sui mercati durante il periodo estivo. Nonostante ciò, l’indice ha superato sia i massimi sia i minimi della settimana precedente, segnale che la pressione dei compratori resta superiore a quella dei venditori.
Dal punto di vista tecnico, il prezzo si trova vicino al massimo storico toccato due settimane fa, intorno ai 6.500 punti, senza però riuscire a confermare una rottura significativa. Gli oscillatori RSI e MACD evidenziano un primo indebolimento della domanda, con particolare attenzione all’area di supporto dei 6.370 punti. Una rottura al ribasso di questo livello potrebbe confermare la mancanza di slancio rialzista e aprire spazio a correzioni più profonde, con il supporto dei 6.200 punti a rappresentare il principale obiettivo SHORT. Per posizioni rialziste, gli analisti attendono una chiusura confermata sopra i 6.500 punti per puntare al prossimo livello chiave dei 6.600 punti.
Indici di Wall Street: sul Nasdaq gli acquirenti più cauti
Il Nasdaq continua a muoversi all’interno di un trend rialzista ben definito, sostenuto dalla linea di tendenza e dal posizionamento sopra i 23.000 punti. Anche un posizionamento sopra il supporto chiave dei 23.250 punti permette ai tori di mantenere il momentum LONG, con il livello chiave dei 24.000 punti a fungere da principale obiettivo rialzista.
Al ribasso, una chiusura sotto i 23.000 punti potrebbe spingere gli orsi a tentare l’allungo ribassista e raggiungere prima i 22.800 punti e successivamente il supporto dei 22.400 punti.
Indici di Wall Street: prese di profitto sul Dow Jones
Il Dow Jones ha registrato un lieve calo nelle prime ore della sessione statunitense di giovedì, per poi recuperare e chiudere in territorio positivo. Il movimento conferma la tenuta del momentum rialzista, seppur con segnali di minore forza da parte dei compratori. La dinamica appare legata più a prese di profitto e a una rotazione settoriale che a reali segnali di debolezza strutturale, con l’indice che rimane inserito all’interno di un solido canale ascendente. Tuttavia, la scarsità di volumi potrebbe limitarne la spinta verso nuovi massimi storici almeno fino alla pubblicazione dei prossimi dati macroeconomici statunitensi.
Dal punto di vista tecnico, i livelli chiave da monitorare sono al rialzo l’area annuale dei 46.107,22 punti, mentre al ribasso: il supporto annuale dei 45.073,63 punti.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.