Gli Indici Wall Street hanno mostrato debolezza nella sessione di giovedì, con il sentiment degli investitori condizionato dall’incertezza sulla traiettoria della politica monetaria della FED e dalle crescenti preoccupazioni sugli utili aziendali.
Tra gli indici di Wall Street, il Nasdaq è quello che sta mostrando una tendenza più negativa, nonostante continua a testare una linea di tendenza rialzista di lungo periodo. Giovedì l’indice ha subito nuove pressioni ribassiste, e la chiusura sotto il supporto dei 23.150 punti potrebbe suggerire un tentativo di estensione al ribasso.
Gli analisti sottolineano che ora il livello chiave da monitorare è intorno ai 22.800 punti, dove una rottura sotto questa soglia potrebbe innescare una correzione profonda, con target verso i 22.000 punti. Al rialzo, invece, una chiusura sopra i 23.250 punti aprirebbe spazio a un ritorno verso i 24.000 punti. Il comparto tecnologico, tradizionalmente più sensibile ai tassi d’interesse, sarà particolarmente influenzato dalle parole di Jerome Powell al simposio di Jackson Hole.
Il Dow Jones ha registrato un calo fino a chiudere la sessione di giovedì sotto i 44.800, nonostante un tentativo di chiusura addirittura sotto i 44.600 punti. Sebbene l’indice rimanga sopra il supporto chiave dei 44.500 punti, la pressione ribassista mette in discussione la capacità di mantenere la soglia dei 45.000 punti.
Dopo aver toccato il massimo storico a 45.203,52 punti la scorsa settimana, il Dow Jones mostra ora segnali di stanchezza: lo slancio rialzista appare meno convinto e gli investitori sono più cauti in attesa di indicazioni dalla FED. Un’eventuale rottura sotto i 44.500 punti potrebbe aprire la strada a una correzione più marcata con il livello annuale dei 44.040,04 punti a fungere da principale obiettivo SHORT.
L’S&P 500 ha mostrato nella sessione di giovedì una conferma della tendenza ribassista, chiudendo in calo dello 0,40% dopo aver tentato di recupere i minimi intraday. Dal punto di vista tecnico, una chiusura confermata sotto i 6.400 punti spingerebbe gli orsi ad aumentare le loro posizioni al fine di raggiungere l’obiettivo SHORT di breve termine rappresentato dal supporto chiave dei 6.300 punti, il cui superamento permetterebbe all’indice di estendersi ulteriormente e raggiungere anche i 6.200 punti.
Al rialzo, una chiusura positiva sopra i 6.400 punti potrebbe portare i tori a tentare di frenare la correzione e spingere l’S&P 500 a raggiungere di nuovo la zona dei massimi storici a 6.481,34 punti e flirtare al tempo stesso il livello psicologico dei 6.500 punti.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.