L’euro dollaro è in via di consolidamento delle sue perdite giornaliere e rimane sotto la resistenza 1,0850. Il dollaro americano conserva la sua forza prima dei dati macroeconomici del pomeriggio.
Il prezzo dell’euro dollaro perde ancora trazione ed è sceso al livello più debole di oltre un mese al di sotto della resistenza 1,0850. Nonostante le prospettive tecniche del fiber puntino in una condizione di ipervenduto, i ribassisti potrebbero iniziare a ricercare il mantenimento del controllo, a meno che non ci sia un notevole miglioramento dell’umore del rischio.
Sebbene gli investitori siano diventati ottimisti sul fatto che gli Stati Uniti dovrebbero evitare il default del debito dopo l’ultimo round di colloqui sul limite del debito, i mercati rimangono comunque avversi al rischio in questa giornata. Dopo il suo incontro con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e altri importanti leader del Congresso nella giornata di martedì, lo speaker della Camere dei Rappresentanti Kevin McCarthy ha riferito ai giornalisti che è possibile ottenere un accordo sull’aumento del tetto del debito entro la fine della settimana.
Gli investitori dell’euro dollaro attendono con pazienza i dati macroeconomici in questa seconda metà della seduta. Tra i tanti, si ricordano i dati sui permessi di costruzione rilasciati e sulle concessioni edilizie degli Stati Uniti.
Nella giornata di ieri, il presidente della FED di Richmond, Thomas Barkin, ha dichiarato di essere preoccupato per questo settore, nel caso specifico quello degli uffici commerciali.
Infatti, nel caso in cui i permessi di costruzione, i quali dovrebbero aumentare del 3% dopo il calo del 7,7% di marzo, scendessero ulteriormente anche in questo mese, probabilmente il dollaro americano potrebbe avere difficoltà a rafforzarsi durante la seduta odierna di Wall Street, aiutando il fiber a rialzarsi.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0828, in ribasso dello 0,34%, in via di consolidamento delle sue perdite giornaliere ed ormai prossimo a continuare la via del ribasso e probabilmente a raggiungere il livello chiave 1,0800.
In attesa dei dati macroeconomici statunitensi, gli orsi sono ormai già rivolti verso il prossimo obiettivo oltre al livello chiave da poco menzionato, il livello annuale 1,0741. Viceversa, con una chiusura giornaliera sopra 1,0850, i rialzisti potrebbero pensare di avere la forza necessaria per ribaltare la situazione e raggiungere il livello annuale 1,0911, consolidandosi sopra di esso successivamente.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.