Gas Naturale Analisi Fondamentale Giornaliera, Previsioni – Nuova resistenza stabilita a $ 3,055-$ 3,086

Giovedì i future sul gas naturale sono crollati in seguito alla pubblicazione del rapporto governativo statunitense che ha segnalato un incremento settimanale di scorte superiore alle aspettative, riconducibile a una variazione nelle previsioni meteorologiche che per la fine di settembre anticipano una bassa domanda di condizionamento d’aria.

I future sul gas naturale con scadenza a novembre hanno chiuso a $ 3,007, in ribasso di $ 0,142 (-4,51%).

Secondo l’agenzia di informazione sull’energia USA (EIA), nella settimana conclusasi il 15 settembre le aziende di servizio hanno incrementato le scorte nazionali di 97 miliardi di piedi cubi, leggermente sopra i 91 miliardi previsti dagli analisti.

Il dato va confrontato con un incremento pari a 54 miliardi di piedi cubi registrato un anno fa e con una media degli ultimi cinque anni corrispondente a un incremento pari a 73 miliardi di piedi cubi. Si tratta della terza settimana consecutiva con iniezioni sopra la media.

L’incremento particolarmente ampio, ben sopra la media degli ultimi cinque anni, non ha colto di sorpresa i mercati poiché riconducibile alle temperature miti e ai blackout provocati dall’uragano Irma.

Previsioni

Il mercato potrebbe continuare a cedere terreno; si prevede infatti un calo della domanda nelle prossime due settimane. Il mercato sta cedendo quanto guadagnato a inizio settimana; i trader reagiscono infatti alle nuove previsioni da 8 a 14 giorni che parlano di un abbassamento delle temperature.

Rivolgendo lo sguardo alla prossima settimana, Thomson Reuters prevede per la prossima settimana un calo del consumo di gas negli USA a 72,4 miliardi di piedi cubi al giorno, dai 72,8 miliardi di questa settimana. Il consumo di gas previsto nelle prossime due settimane, comunque, dovrebbe essere superiore ai 67,7 miliardi di piedi cubi al giorno osservati la scorsa settimana, quando l’uragano Irma ha provocato interruzioni nella distribuzione di energia elettrica a milioni di cittadini degli Stati Uniti sudorientali portando a un calo di temperature e umidità in gran parte delle Stati Uniti centro-orientale.

Reuters sostiene inoltre che le esportazioni USA sono previste a una media di 8,6 miliardi di piedi cubi in settimana, in rialzo del 65% rispetto a un anno fa.

Nonostante l’imponente ondata di vendite di giovedì, il mercato rimane all’interno della gamma di oscillazione, sostenuto dai minimi principali a $ 2,957 $ 2,954. L’eventuale perforazione di questi livelli porterebbe a un’inversione del trend principale sul grafico giornaliero e una possibile accelerazione verso il minimo maggiore a $ 2,886.

La gamma di oscillazione di breve termine $ 2,957-$ 3,214 origina la zona di ritracciamento $ 3,055-$ 3,086 (50%-61,8%,), che funge ora la nuova resistenza.