Calo dell’euro dollaro dopo alcuni rumors di qualche colpo di mortaio in Ucraina che ha aumentato le tensioni lungo il confine ucraino.
Il prezzo dell’euro dollaro in discesa nonostante le ultime notizie in terra ucraina non sono state ancora confermate. I mercati hanno iniziato ad alzare la propria attenzione già durante le sessioni dell’Asia e del Pacifico dopo che un’agenzia di stampa russa ha riferito che i separatisti filorussi hanno affermato che l’esercito ucraino ha sparato granate di mortaio nei pressi di Lugansk, violando gli accordi.
Colpi di mortati arrivati dopo 24 ore di tensioni attenuate, una calma iniziata quando la Russia ha dichiarato di aver voler ritirare le proprie. Azione che l’intelligence americana non era propriamente convinta e che ha portato a diversi giorni di indecisione per il fiber che al momento sembra non aver deciso quale movimento effettuare nel breve termine.
Tendenzialmente il mese di febbraio è un mese fortemente ribassista per l’euro dollaro, risultando negli ultimi 5 anni il peggiore mese dell’anno, con una perdita media dell’1,12% mentre negli ultimi 10 anni risulta il quarto mese peggiore dell’anno, con una perdita media dello 0,57%.
Paradossalmente, l’analisi fondamentale (le tensioni geopolitiche) e la stagionalità stanno collimando verso un fattore comune: un forte ribasso per l’euro dollaro, ossia un indebolimento dell’EURO e il relativo rafforzamento del dollaro americano grazie anche al ruolo di valuta rifugio al pari dello YEN.
Se le tensioni geopolitiche dovessero rimanere tali, l’euro dollaro potrebbe subire le pressioni dei ribassisti, già molto in auge a causa del progressivo avvicinamento dei prossimi verbali del FOMC. Verbali che segnano il dato più importante eventi di marzo: i tassi di interessi USA. Ormai è ampiamente scontato il rialzo dei tassi di interesse, dove alcuni rumors ritengono che la FED possa addirittura aumentare il tasso non più di solo 25 punti base ma di 50 punti base.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1363, esattamente sul target intermedio 1,1363, in territorio negativo dello 0,07%.
Nell’ultimo periodo, e probabilmente per le prossime settimane, qualsiasi futuro movimento rialzisti/ribassisti dell’euro dollaro sarà influenzato maggiormente dagli eventi macroeconomici e news fondamentali. Di seguiti gli obiettivi long/short del cambio: 1,1455 (long) e 1,1200 (short).
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.