Il cambio euro dollaro arretra lentamente ma costantemente, e si spinge già sotto 1,17 dopo l'ultimo movimento rialzista.
Il cambio euro/dollaro (EUR/USD) sta registrando un graduale arretramento dopo aver toccato un picco relativo sopra quota 1,177. La discesa ha già violato il supporto statico di 1,1700, aprendo la strada verso il prossimo obiettivo tecnico a 1,1680.
Questo secondo livello di prezzo rappresenta un supporto intermedio di sicuro rilievo, perché alle sue spalle si trova un gap tecnico piuttosto profondo. In caso di break-out ribassista sotto 1,1680, infatti, il cambio euro dollaro potrebbe rapidamente ritestare anche i minimi relativi sotto 1,16.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna esattamente 1,1687, sostanzialmente stabile rispetto alla scorsa chiusura.
Lo scenario ribassista per il cambio euro/dollaro (EUR/USD) resta al centro dell’attenzione, con la soglia di 1,1680 che si conferma come livello spartiacque. Una discesa al di sotto di questo punto potrebbe innescare ulteriori pressioni al ribasso, spingendo le quotazioni verso l’area compresa tra 1,1620 e 1,1580.
Quest’ultima rappresenta un supporto tecnico già testato in precedenti fasi di debolezza, dove il mercato ha mostrato capacità di tenuta, pur senza riuscire a generare un’inversione strutturale. La possibilità di una stabilizzazione sotto quota 1,1600 non è da escludere, soprattutto in assenza di catalizzatori positivi nel breve termine.
A influenzare la direzionalità del cambio restano alcuni fattori chiave: i dati macroeconomici provenienti dagli Stati Uniti, in particolare quelli relativi all’inflazione e al mercato del lavoro; le decisioni di politica monetaria della Banca Centrale Europea, con particolare attenzione alle prospettive sui tassi; e infine, le dinamiche tra l’amministrazione Trump e la Federal Reserve, che potrebbero incidere sulla percezione del rischio e sulla forza relativa del dollaro.
Un alleggerimento del contesto macro potrebbe favorire nuovamente il cambio euro dollaro, aprendo la strada allo scenario spiccatamente rialzista che parte da un ritorno sopra 1,1720 e verso 1,1740/50, dove si concentrano resistenze tecniche e livelli di congestione. Tale scenario potrebbe aprire la strada a una fase più costruttiva per l’euro nel brevissimo termine.
Il calendario economico di oggi si apre con il tasso d’inflazione statunitense, che certamente assorbirà l’attenzione del mercato. Sempre dagli USA, si attendono inoltre le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione.
Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico. È inoltre possibile seguire la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle ultime notizie economiche e analisi tecniche.
Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.