Il cambio euro dollaro mantiene le perdite dopo la pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio in Germania di questa mattina.
Il prezzo dell’euro dollaro mostra segni di debolezza nella sessione europea di venerdì, scambiando intorno 1,1670 dopo aver interrotto una striscia positiva durata tre giorni. Il fiber sta venendo penalizzato dalla pubblicazione dei deludenti dati sulle vendite al dettaglio in Germania, che hanno smorzato il sentiment degli investitori in attesa di nuovi aggiornamenti sull’inflazione.
Secondo il rapporto, le vendite al dettaglio tedesche sono cresciute solo dell’1,9% su base annua a luglio, ben al di sotto delle aspettative del mercato fissate al 2,6%, e in calo rispetto al +4,9% di giugno. Ancora più preoccupante la lettura mensile: un calo dell’1,5% contro un aumento dell’1% del mese precedente. Questi dati hanno riacceso i timori di un rallentamento della principale economia europea e limitato il potenziale di recupero dell’euro dollaro.
Sul fronte opposto, il dollaro statunitense continua a beneficiare del recente rafforzamento, spinto dalla pubblicazione dei dati sul PIL statunitense di giovedì. L’economia degli Stati Uniti è cresciuta al ritmo annualizzato del 3,3% nel secondo trimestre, superando le stime del 3,1% e migliorando la lettura precedente del 3%. Questi numeri hanno rafforzato la percezione di un’economia statunitense resiliente, aumentando la domanda per il dollaro statunitense.
Gli operatori del mercato valutario guardano ora all’Indice dei Prezzi PCE, l’indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve. Le previsioni indicano una crescita del 2,6% per l’indice principale e del 2,9% per la componente Core. Una lettura superiore alle attese potrebbe ridurre le speranze di tagli aggressivi dei tassi a settembre, sostenendo ulteriormente il dollaro statunitense e mettendo pressione sul fiber.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1673, in ribasso dello 0,07% ma in via di consolidamento della posizione dopo il break-out LONG del livello annuale 1,1655. Un consolidamento confermato potrebbe spingere i tori a tentare l’assalto del livello chiave 1,1700, il cui superamento permetterebbe ai rialzisti di poter puntare al livello annuale 1,1759.
Al ribasso, un rientro degli orsi verrebbe visto solo a seguito di una chiusura sotto 1,1650, che spingerebbe l’euro dollaro a raggiungere di nuovo il livello chiave 1,1600. Un superamento agevole di tale livello potrebbe agevolare il lavoro dei ribassisti per raggiungere il livello annuale 1,1554.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.