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Copasir. Raddoppiare estrazione gas italiano per calmare prezzi

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Jan 19, 2022, 08:39 UTC

Il Copasir scrive che bisogna raddoppiare l'estrazione di gas italiano per calmare i prezzi impazziti. Abbiamo gas naturale da estrarre.

gas petrolio

In questo articolo:

Bisogna raddoppiare l’estrazione di gas naturale italiano e portarlo dagli attuali 4,4 miliardi di metri cubi l’anno, a 8 miliardi di metri cubi l’anno almeno.

A dirlo non è lo studio di qualche economista del Ministero dello Sviluppo Economico, e neppure un quotidiano economico, a scriverlo nero su bianco è il Copasir, il massimo organo parlamentare per la sicurezza della Repubblica.

Ed in effetti l’aumento spropositato del costo del gas naturale è una questione di sicurezza nazionale, perché siamo oltremodo dipendenti dal gas di altri Paesi, pur potendo estrarre miliardi di metri cubi di metano stoccati nel nostro Mare Adriatico.

Del gas nel Mare Adriatico mesi fa ne aveva scritto anche Il Sole 24 Ore, ma ad oggi la politica italiana ha trovato i soldi solo per raffreddare le bollette, non per avviare la maggiore produzione di gas naturale nostrano che permetterebbe di avere nelle case degli italiani gas più a buon mercato e salvando contemporaneamente anche le casse dello Stato.

“L’Italia ha enormi riserve di gas naturale da sbloccare, dobbiamo raddoppiare l’estrazione da 4,4 ad almeno 8 miliardi di metri cubi l’anno”, spiega Vannia Gava, sottosegretaria alla Transizione ecologica della Lega intervenuta al live talk di Formiche “Transizione ecologica e competitività, quale politica energetica per l’Italia”, citando il rapporto del Copasir.

Gas italiano non basta, ma dobbiamo partire

Il gas italiano non basta si fa notare, e tuttavia “è un inizio e dobbiamo partire subito con accordi tra le imprese estrattive e le industrie energivore, e un sistema per calmierare i prezzi, magari sulla base di contratti decennali”, afferma Gava.

E poi sempre Gava fa presente che “alla transizione ecologica va affiancata una transizione economica e burocratica, altrimenti rischiamo di mettere in ginocchio l’economia nazionale”.

Ecco la transizione energetica è molto più di manifestazioni di piazza e di ideologie, si scontra con una realtà che ora pesa economicamente su tutti.

Del Nord Stream 2 non si può fare a meno

E se il metano italiano va estratto e va estratto subito e non in primavera, il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, anch’egli presente al live talk, ha affermato che il gasdotto da 1.200 chilometri, Nord Stream 2, “deve ripartire” perché non c’è alternativa.

Al momento il gasdotto Nord Stream 2 è terminato ed è ostaggio della trattativa tra Joe Biden e Vladimir Putin, ma è la soluzione per abbattere ulteriormente il prezzo del gas in tutta Europa.

“La Russia ha le più grandi riserve al mondo di gas e costi più bassi. Ma è anche nel suo interesse esportare verso l’Europa”.

Intanto i costi per le imprese salgono e molte si fermano, l’inflazione galoppante rischia di ridurre la spesa delle famiglie.

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Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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