Con un Mantenimento sopra 1,10 l’Euro Dollaro Riuscirà ad Evitare il Ribasso?

Il prezzo dell’euro dollaro è entrato nella settimana dopo il primo aumento dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve e molto investitori hanno notato che non c’è stata quella volatilità che ha permesso al dollaro americano di prendere il largo, anzi. Ruolo determinante probabilmente il leggero cambiamento di atteggiamento da parte della Banca Centrale Europea, famosa per il proprio ruolo ultra accomodante negli ultimi anni, la quale nell’ultima riunione ha iniziato a mostrarsi con un atteggiamento leggermente più aggressivo, ed inoltre non ha scartato la possibilità di un primo aumento dei tassi entro la fine di quest’anno.

Comunque, il fiber in questa prima parte della seduta odierna sembra rimanere nei pressi del livello chiave 1,10, in mezzo all’assenza di qualsiasi forza trainante in entrambe le direzioni, considerando che al momento non vi sono notizie rilevanti dal fronte ucraino. L’unico elemento degno di nota è la considerazione di questa mattina della presidente della BCE Lagarde, la quale ha dichiarato di non vedere alcun segno di stagflazione nell’attuale contesto.

Il future del dollaro americano cerca di riprendere il rialzo

Il future del dollaro USA, l’indice DXY, nella giornata di venerdì ha interrotto una serie pericolosa di ribassi consecutivi grazie al forte supporto dell’area di demand.

Come ben evidente nel grafico precedente, da inizio marzo il future del dollaro USA sembra sia entrato in una fase di lateralità tra l’area di demand precedentemente menzionata (97,637/97,796) e l’area di supply (99,131/99,593). È un segno evidente che il mercato abbia ampiamente già scontato il primo rialzo dei tassi USA e di conseguenza lascia intendere che non è arrivato il momento per l’euro dollaro di riprendere il ribasso, anzi, si corre “il rischio” di subire un’accelerazione al rialzo.

Analisi Tecno-Grafica e previsioni euro dollaro

La settimana appena conclusa ha confermato l’aria rialzista intorno al fiber, chiudendo al di sopra del target intermedio 1.1019 nelle ultime ore di venerdì 8 marzo.

L’euro dollaro sta cercando di recuperare terreno dopo aver raggiunto il minimo da due anni all’inizio di marzo ed un mantenimento sopra 1,10 legittima il pensiero rialzista, al momento, di breve termine. Due gli obiettivi di breve termine che potrebbero cambiare le sorti di medio/lungo termine del cambio, 1,12 (livello chiave all’interno dell’area di supply) e 1,1455. Con una chiusura settimanale al di sopra del secondo obiettivo, la possibilità per un’inversione di tendenza aumenteranno esponenzialmente.

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