Telecom Italia in balia cessione della rete e politica. Resta sotto la resistenza. Poste Italiane in rimbalzo deve rompere 10€ per puntare massimi annuali
L’andamento di Telecom Italia (TIT) continua ad essere contrastato. A Novembre ha chiuso il mese a +9,22% ma a Ottobre aveva fatto segnare -17,50%. Al prezzo attuale di 0,2628$, in questi primi giorni di Dicembre è in discesa del 1,50% mentre su base annua si attesta a +21%.
I problemi di Telecom Italia, non sono solo dal grosso debito che si porta appresso dalla prima scalata di Colaninno e poi dal spolpo fatto da Tronchetti Provera. Adesso c’è in corso una lotta sulla cessione della rete. Lotta tra investitori, in primis Vivendi e il fondo KKR, il tutto condido dall’insipienza della politica italiana.
Dal punto di vista grafico sul weekly si vede la discesa che TIT ha fatto dai massimi di Settembre a 0,3270€ fino al supporto in area 0,2450€. Il supporto è stato anche violato al ribasso.
Adesso da questo livello Telecom Italia, sta tentando un rimbalzo, ma fa molta fatica a prendere uno slancio deciso. Probabilmente saranno solo good o bad news sulla battaglia per la cessione della rete a far muovere il prezzo.
Sul grafico daily, si vede chiaramente, come TIT sia fermata sotto la prima resistenza – obiettivo a 0,27€. Il mancato superamento di questo livello sarà un sintomo di debolezza con rischio di rottura del supporto a 0,2450€. La resistenza principale per una ripartenza di Telecom Italia passa a 0,2820€.
Poste Italiane (PST) lentamente si avvicina ai massimi annuali. Novembre si è chiuso a +5,50% e attualmente quota il prezzo di 9,922€ attestando il rialzo da inizio anno a +8,80%.
Anche Poste Italiane a Ottobre aveva subito una fase ribassista, con rottura del supporto a 9,60€ come si vede dal grafico weekly. Il prezzo aveva fatto un minimo a 9€ per poi ripartire al rialzo ed arrivare a 10€ per ritracciare leggermente.
Sul grafico daily vediamo che PST è scesa la primo supporto di breve a 9,75€ e ora ha ripreso a salire. Il livello da rompere per puntare ai massimi annuali è 10€.
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