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Strategie bond ladder per un reddito più ‘prevedibile’: miraggio o realtà?

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Nov 17, 2024, 05:58 GMT+00:00

Strategie bond ladder per un reddito più ‘prevedibile’ sul medio e lungo periodo. Si tratta di un miraggio o di una realtà? Scoprilo subito.

Strategie bond ladder

Poter contare su una rendita fissa resta per molti il modo migliore di investire i propri soldi. Le obbligazioni, in particolare quelle sotto forma di Titoli di Stato sono le più gettonate dai risparmiatori perché le considerano alla stregua di un conto deposito fruttifero, anche se non lo sono.

Lungo la strada del fixed incom, l’investimento a reddito fisso, incontriamo le strategie di bond ladder ovvero l’attuazione di un piano di investimento in obbligazioni secondo una scala temporale prefissata.

Il bond laddering è tornato di grande attualità quando le banche centrali hanno iniziato ad aumentare i tassi di interesse, costringendo le società a emettere obbligazioni con tassi di interesse che non si vedevano da decenni.

In questa guida introduttiva alle strategie di bond laddering, scopriremo insieme come funzionano e in che modo un investitore indipendente può trarne beneficio. Non mancheremo di approfondire i vantaggi e i rischi, e quanto capitale è necessario per ritorni interessanti.

Come funziona il bond laddering

Una strategia di bond ladder, letteralmente scala di obbligazioni, consiste nel creare una strategia di acquisto di obbligazioni di medio-lungo periodo da rinnovare annualmente con i fondi dell’ultima obbligazione scaduta.

Per comprendere appieno il suo funzionamento è utile riportare subito un esempio pratico. Ipotizziamo di avere 40mila euro a disposizione da investire in obbligazioni. Anziché investire tutto subito, dividiamo la somma in investimenti da diluire su un arco temporale di 5 anni (potresti fare anche tre o più di 5).

  1. Il primo anno investi 8.000€ in obbligazioni;
  2. Il secondo anno ulteriori 8.000€;
  3. Il terzo anno ancora 8.000€;
  4. Il quarto anno altri 8.000€;
  5. Il quinto anno gli ultimi 8.000€.

L’investimento è scalare perché il primo anno investi in una obbligazione con scadenza a 12 mesi, il secondo anno con scadenza a 24 mesi e così via.

Quando dopo un anno scade la prima tranche di denaro investito in obbligazioni, passi all’acquisto di nuovi titoli obbligazionari con una scadenza a 5 anni.

Vai così a creare un ciclo continuo di reinvestimento della liquidità nelle obbligazioni che ti garantirà un reddito fisso sul medio-lungo periodo.

L’obiettivo di una strategia di bond laddering

Qual è l’obiettivo di perseguire una strategia di bond laddering? L’obiettivo dell’investitore è di garantirsi un ritorno conosciuto a priori per un periodo di tempo noto: 5 anni, 10 anni, 15 anni, 20 anni.

Il reddito fisso è l’obiettivo dell’investitore che segue questa strada. Una via che porta con sé anche il beneficio di poter ogni anno rinnovare una parte del capitale per reinvestirlo in obbligazioni più redditizie (almeno si spera).

Bond ladder: su quali obbligazioni investire?

Dal momento che l’obiettivo dell’investitore è garantirsi un reddito fisso con il rischio più basso possibile, bisognerà operare una scelta oculata delle emissioni obbligazionarie su cui investire.

Naturalmente molto dipende dalla personale propensione al rischio, ma optare per obbligazioni societarie ad alto rendimento significa prendersi un rischio che porta lontani dalla filosofia del bond laddering.

Meglio dunque optare per:

  • Titoli di Stato di paesi con un rating stabile e non scadente;
  • Corporate bond investment grade, cioè con un rating alto;
  • Obbligazioni di entità sovranazionali (Unione Europea, Banca Europea degli investimenti, Banca Mondiale, ecc.).

Le strategie bond ladder: quante sono?

Sin dall’inizio di questa guida abbiamo insistito sul plurale: strategie di bond ladder o di bond laddering. Perché mai? Nei fatti hai più opzioni tra cui scegliere e di seguito presentiamo quelle principali.

  1. Acquistare in autonomia le obbligazioni costruendo un portafoglio bond ladder personalizzato: hai un conto titoli aperto presso una banca o meglio ancora presso un broker ben attrezzato per farti acquistare le obbligazioni. Compri autonomamente i bond che ritieni utili alla costruzione della tua strategia.
  2. Ti affidi a un fondo obbligazionario che per sua stessa natura reinveste a scadenza di un lotto di obbligazioni i fondi affidatigli dai clienti, compresi i rendimenti.
  3. Acquisti fondi passivi che investono in obbligazioni, cioè in ETF bond ladder. Tali ETF sono emessi con una durata limitata nel tempo, la quale coincide con la durata delle obbligazioni su cui investono (il sottostante). Investire in ETF legati a una strategia di bond laddering comporta un risparmio di tempo in termini di ricerca delle giuste obbligazioni da aggiungere al portfolio bond ladder, si riducono i costi e si ottiene una maggiore diversificazione.

Quale strategia bond laddering scegliere e capitale necessario

Giunti a questo punto è necessario effettuare una scelta di investimento, ma applicando quale strategia bond laddering?

La scelta è dettata prima di tutto dal capitale che decidi di impiegare.

  • L’acquisto di obbligazioni fai da te è una strategia allettante, tuttavia per avere dei risultati apprezzabili è necessario un certo capitale: 10mila o 20mila euro spalmati su 5 anni non darebbero un rendimento apprezzabile. Ma è anche vero che conta molto l’età anagrafica nel momento in cui si inizia ad applicare tale strategia e l’orizzonte temporale che si vuole assegnare a tale tipo di investimento.
  • L’acquisto di quote di fondi gestiti bond ladder è una soluzione adatta a risparmiatori con diverse disponibilità di capitale da dedicare, e che desiderano affidare tutta la gestione al fondo pur dovendo sostenere commissioni dovute al Gestore.
  • Gli ETF bond ladder sono fondi passivi che investono indirettamente in obbligazioni e Titoli di Stato. Si adattano a diversi tipi di investitori e sono adatti anche al fai da te. Il costo è ridotto rispetto ai fondi gestiti di cui sopra ed è più semplice entrare e uscire, poiché gli ETF bond ladder sono quotati in Borsa come le azioni. Il capitale necessario per iniziare a investire è ridotto rispetto alle soluzioni precedenti, dunque si presenta come una soluzione alla portata di qualsiasi capitale disponibile.

Quanto investire in una strategia bond ladder?

Il capitale da investire dipende dalla personale propensione al rischio, dall’obiettivo prefissato e dalla strategia scelta.

Costruire una propria strategia bond ladder basata sull’acquisto di obbligazioni sul mercato secondario, ad esempio, impone la disponibilità di un capitale significativo perché dia dei frutti visibili sul medio-lungo periodo. Significa impegnare da subito 50mila euro o anche 100mila euro per 5 anni.

I fondi gestiti, invece, hanno delle asticelle di accesso relativamente basse e dunque possono bastare anche 5mila euro per iniziare a investire. L’asticella minima comunque viene imposta dal gestore del fondo ed è presente nel KID che accompagna la proposta di investimento.

Gli ETF, invece, permettono investimenti inferiori ai 5mila euro e si adattano quindi anche a chi vuole fare del bond laddering una opzione all’interno di un ampio portafoglio finanziario.

Concludendo

Le strategie di bond ladder permettono all’investitore alla ricerca di opzioni fixed income di dispiegare una strategia di lungo periodo per ottenere rendimenti maggiormente stabili e prevedibili.

A seconda della strategia di bond laddering che si sceglie servirà una certa somma di capitale da investire, e dunque gran parte degli investitori possono trarne un beneficio.

Naturalmente, come ogni tipo di investimento, anche questo non è privo di rischi. Ecco perché consigliamo di leggere attentamente i prospetti informativi delle proposte e di privilegiare obbligazioni e Titoli di Stato con rating elevati.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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