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Investire nei Social Network conviene? Titoli azionari ed ETF

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Jul 15, 2022, 11:07 UTC

Investire nei Social Network conviene? Ecco i titoli azionari legati ai social media disponibili, più gli ETF social network su cui investire.

Investire nei Social Network

In questo articolo:

Tra le grandi evoluzioni del web di questo inizio millennio troviamo i social network, piazze sociali digitali e virtuali dove le persone si “incontrano” per ritrovarsi, scambiarsi informazioni, manifestare il proprio pensiero, per ritrovare persone conosciute tanto tempo fa o conoscerne di nuove.

Almeno inizialmente le persone facevano questo, poi i social network si sono trasformati in luoghi dove fare business e allora la “musica” è cambiata. Ci si è resi conto che la raccolta dei dati permetteva la profilazione degli interessi degli utenti e, attraverso lo sviluppo di profili di consumatori aggregati in base agli interessi, si potevano proporre loro prodotti e servizi. Una rivoluzione per le aziende abituate a farsi pubblicità indistinta col volantino o il grande tabellone pubblicitario in autostrada, o attraverso la radio e la televisione.

Nasce il business dei social network, e con esso l’interesse degli investitori che decidono di investire nei social network. I primi a farlo si sono arricchiti, i rendimenti sull’investimento iniziale è cresciuto a tripla cifra e anche oltre. E non sono stati gli unici, quanti hanno saputo fiutare “l’affare” durante il tonfo di marzo 2020 hanno poi toccato le stelle all’alba del 2021.

Investire nei social network oggi e nel futuro

Oggi i social network appaiono in una fase di riflessione, e non riguarda tanto la forte correzione che i titoli azionari hanno subito in Borsa, riguarda piuttosto il loro futuro.

Quale futuro per i social network? Davvero il metaverso è il luogo dove tutti ci rifugeremo? Se così stanno le cose, allora le reti sociali bidimensionali che abbiamo usato fino ad ora si avviano verso il tramonto.

Se il social network nel metaverso è il futuro, significa che tutti quei social network che non stanno investendo in questo futuro hanno già decretato la loro fine.

Prevedere quale sarà il futuro dei social network da qui a 15 anni è azzardato, tuttavia, chi è interessato a effettuare un investimento economico nei social network di lungo periodo farebbe bene a porsi alcune domande.

Questa fase in cui i mercati sono particolarmente ribassisti, diremmo depressi, possono essere utili per capire bene quali sono le azioni dei social network su cui investire.

Alcuni esempi.

Investire in Facebook e Instagram, cioè investire in Meta Platform

Marck Zuckerberg nel 2021 ha annunciato il cambio di nome della società madre da Facebook Inc. (FB) a Meta Platform Inc (META). Al cambio di nome ha fatto seguito l’annuncio di un forte impegno della società nella costruzione del metaverso, un luogo a metà tra il fisico e il virtuale dove le persone possono ritrovarsi con un proprio avatar 3D.

La piattaforma è in fase di sviluppo e vari tester ne stanno provando le funzionalità e i modi di interagire.

Nel metaverso si potrà fare un po’ di tutto, troveremo luoghi sociali dedicati al tempo libero, ma anche sale riunioni e sedi di banche, le case dei VIP e di persone comuni che vorranno comprarsi una casa virtuale (ma dal valore reale) nel metaverso.

Tutto bello, ma Meta Platform non è la prima e l’unica società che si è proiettata nel metaverso. Prima di Zuckerberg lo hanno fatto piccoli progetti legati al settore dei crypto asset e in particolare Decentraland (MANA) e in seguito The Sandbox (SAND). Non gli unici, c’è anche Roblox (RBLX).

Meta ha dalla sua i capitali necessari per attrarre le migliori menti e quindi per crescere meglio e più di altri, ma non conviene derubricare a progetti di serie B quelli che hanno meno soldi su cui contare.

Se Meta Platform nel suo insieme punta molto sul metaverso, c’è da domandarsi come evolverà Facebook, mentre Instagram ha già intrapreso la strada dell’integrazione degli NFT, i token non fungibili e in particolare quelli sviluppati dai creativi (Crypto Art).

WhatsApp non è un social network, ma un servizio di messaggistica istantanea e potrebbe comunque subire una evoluzione integrandosi con il metaverso. Staremo a vedere.

L’investitore non dovrebbe tenere fuori dalla sua riflessione anche le scelte degli utenti. La domanda da porsi è: “Davvero tutti saranno disposti a mettersi un visore sugli occhi per partecipare alle discussioni che si svolgeranno in un ipotetico Facebook dove i gruppi diventano degli ambienti 3D?”

I social a due dimensioni (quelli attuali) e quelli tridimensionali (di domani) potrebbero coesistere.

Investire in Twitter Inc e nel suo futuro

Twitter Inc. (TWTR) è un vero rompicapo per gli investitori. Conviene investire nel social network Twitter? Onestamente bisognerebbe alzare le mani e rinviare ogni riflessione al termine della battaglia legale tra Elon Musk e la società stessa.

Non c’è dubbio che i comportamenti del fondatore di Tesla abbiano creato enorme incertezza intorno al futuro del titolo azionario TWTR. La società sembra fermamente intenzionata a fare causa al miliardario che sogna una colonia umana su Marte e tunnel superveloci sotto la superficie terrestre.

Il giudizio non può che restare sospeso e in attesa di evoluzioni concrete.

Investire in Pinterest Inc.: quale futuro?

Pinterest Inc (PINS) è un servizio di rete sociale basato sulla condivisione di immagini, infografiche e fotografie.

Il social network Pinterest è un po’ nelle retrovie: c’è ma non si vede più di tanto.

Tuttavia, durante la pandemia anche questa piattaforma sociale ha beneficiato del boom delle valutazioni e dai 10,92 USD di metà marzo 2020 è balzato al record storico di 89,15 dollari ad inizio febbraio del 2021. Quindi è iniziato il declino come per tutti gli altri.

Non bisognerebbe darlo per spacciato, anzi, la nicchia che ha saputo ricavarsi è occupata solo da Pinterest. Inoltre, qui, i negozi online trovano uno spazio dedicato attraverso il quale vendere prodotti più di nicchia, come l’abbigliamento fatto a mano o altri prodotti artigianali.

Investire in Snap Inc (Snapchat)

Che fine ha fatto Snapchat? La società Snap Inc. (SNAP) è la controllante quotata al Nasdaq ed ha attraversato non poche controversie.

Nato nel 2011, Snapchat è il primo social a introdurre le storie che durano 24 ore. Gli utenti possono scrivere testi, condividere immagini o video che dopo 24 ore scompaiono. Nel 2013 il primo grave incidente, la piattaforma viene hackerata e i dati di 4,6 milioni di utenti finiscono nel darkweb.

Non va meglio nel 2014, quando Snap Inc. è costretta dalle autorità di vigilanza degli USA a sottoscrivere un accordo di stretta sorveglianza della durata di 20 anni.

Nel 2018 la nuova veste grafica è un flop che fa perdere 1,3 miliardi di dollari alla società madre. Il titolo tocca il minimo storico a 4,99 USD agli inizi del 2019.

Ad ogni modo, sollevato dalla grande euforia nei confronti dei tecnologici che ha contraddistinto il 2020, il titolo Snap si apprezza a tal punto che fissa il record storico a 83,11 USD. Oggi il titolo è tornato ai livelli pre-pandemia.

I social network non quotati in Borsa

Molti si domanderanno come fare per investire sulle azioni TikTok, la risposta è che il social network è un marchio della società cinese ByteDance e non è quotata in Borsa.

Si suppone che entro il 2022 si verificherà una IPO di ByteDance (TikTok), ma resta da vedere se in condizioni di mercato così avverse la società deciderà di quotarsi o rimandare.

Anche Reddit Inc. è una società privata non quotata in Borsa, così come non è quotata Tumblr. Per quanto riguarda LinkedIn, la rete sociale dedicata al settore professionale, è una società di cui è proprietaria Microsoft (MSFT).

Investire nei Social Network ETF

Concludiamo brevemente con gli ETF dedicati ai social network, per scrivere che investire in social network ETF è possibile attraverso una porta molto stretta.

Sono due gli ETF social network disponibili: Global X Social Media ETF (SOCL) e VanEck Social Sentiment ETF (BUZZ).

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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