Come costruire la pensione con azioni, ETF, bond corporate, Titoli di Stato e materie prime. Guida pratica all'uso dei migliori asset class.
Mentre si costruisce la propria vita personale e professionale sarebbe opportuno programmare anche una strategia pensionistica per evitare di dover correre ai ripari negli ultimi anni prima della pensione. Qui ci poniamo dunque la domanda su come costruire la pensione.
Le classi di attivo più utilizzate sono le azioni, i bond (obbligazioni corporate e Titoli di Stato), le materie prime e gli ETF.
Abbiamo già toccato l’argomento pensione in un recente articolo di approfondimento, ma ci ritorniamo con lo scopo di provare a delineare un portafoglio finanziario legato alla pensione basato sugli investimenti e quindi sugli asset finanziari.
Inps mette a disposizione dei contribuenti un utile strumento previsionale con cui calcolare la propria pensione a partire dai contributi già realmente versati. Si tratta comunque di una stima, ma ben più realistica proprio perché basata su quanto abbiamo già versato negli anni precedenti.
Per accedere allo strumento è sufficiente entrare nella propria area personale del sito Inps e scrivere nel campo di ricerca “La mia pensione futura”. Lo strumento fornisce prima la situazione attuale del contribuente e al passaggio successivo elabora la simulazione.
Lo strumento ti risulterà utile per fotografare la tua situazione futura e capire quindi quanto dovresti investire nei prossimi anni per raggiungere gli obiettivi pensionistici che ti sei sempre prefigurato di cogliere.
Le azioni societarie quotate in Borsa sono un ottimo investimento per chi con largo anticipo intende costruire il personale piano di previdenza individuale.
Non tutto può essere investito qui, ma alcune categorie di azioni possono essere inserite nel portafoglio con benefici di medio-lungo periodo.
Tra le azioni da selezionare è bene avere una larga componente difensiva (utility, sanitario) e che guarda alla crescita di lungo periodo. Meglio azioni di valore, mentre le azioni più sensibili ai cicli economici dovrebbero essere poco rappresentate nel portafoglio.
Inoltre è utile inserire quei titoli azionari che staccano il dividendo con regolarità. Il dividendo potrà essere reimpiegato per l’acquisto di altri asset, o parcheggiato su di un conto deposito fruttifero.
Gli ETF azionari sono dei fondi negoziati in Borsa di facile acquisto e vendita. Essi replicano l’andamento di un indice azionario e permettono all’investitore di esporsi su un ampio insieme di azioni societarie.
Sconsigliabile inserire qui ETF legati ai megatrend, meglio orientarsi sugli ETF legati a panieri di azioni che staccano dividendo. Alcuni di questi ultimi riconoscono il dividendo come una sorta di cedola annuale.
Esistono molti altri tipi di ETF che distribuiscono il dividendo in base alle quote del fondo passivo detenute. Questi sono facilmente identificabili attraverso la dicitura posta tra parentesi (Dist.).
Per costruire la pensione con gli ETF è meglio affidarsi a quei fondi passivi con un lungo storico alle spalle e legati a trend storici.
Inoltre, al fine di costruire un portafoglio con meno rischi sarebbe opportuno aggiungere soltanto ETF denominati in euro altrimenti ci si espone al rischio di cambio.
Gli italiani che vogliono andare sul sicuro investono molto in Titoli di Stato, in particolare in quelli emessi dal Tesoro italiano. Per quanti hanno orizzonti più ampi potrebbero guardare ai titoli di Stato emessi da altri paesi dell’Unione Europea, e in particolare a quei paesi che adottano la moneta unica.
I più smaliziati potrebbero acquistare i Titoli di Stato sui mercati secondari per trarre profitto anche dalle fluttuazioni di prezzo.
Meglio forse evitare, invece, quei Titoli di Stato legati a paesi con un cattivo rating e soggetti a costanti svalutazioni della moneta ufficiale.
Le obbligazioni societarie, o corporate bond, possono essere emesse da un ampio insieme di società anche non quotate. Avendo come obiettivo quello di costruire la pensione con le obbligazioni societarie, sarebbe più opportuno includere nel portafoglio soltanto quelle classificate come investment grade che hanno cioè ottenuto il rating di affidabilità più elevato.
Per avere una buona pensione è possibile anche investire in materie prime. La materia prima più indicata per l’obiettivo oggetto di questa guida è ovviamente l’oro.
L’oro è il bene rifugio per eccellenza e la sua tendenza storica protende verso la crescita del suo valore. Anche l’argento potrebbe essere preso in considerazione come bene rifugio secondario.
Altre materie prime, invece, sono eccessivamente cicliche. Si prendano come esempio le materie prime agricole, il cui prezzo è legato alle stagioni e ai cambiamenti climatici in atto.
Le materie prime energetiche quali il petrolio e il gas naturale subiscono la volatilità dipendente dalle emergenze energetiche, da crisi globali e guerre. Senza dimenticare che molti mezzi di trasporto sono orientati verso la sostituzione dei derivati del petrolio come combustibile (auto elettriche, imbarcazioni a idrogeno o con generatori fotovoltaici, camion a idrogeno, furgoni elettrici, treni a idrogeno, autobus a idrogeno, aerei a idrogeno).
Grazie alle piattaforme di trading online hai la possibilità di acquistare azioni, ETF, obbligazioni e materie prime in autonomia.
La grande opportunità del fai da te per costruire la pensione è indicata in particolare a chi ha tempo da dedicare agli approfondimenti finanziari. Questo perché il portafoglio va costantemente monitorato e anche aggiornato alla luce di eventuali cambiamenti storici nei trend.
Per chi non ha tempo da dedicare alla cura del portafoglio finanziario fai da te è consigliabile affidarsi a un fondo comune di investimento attivo, od optare per altre forme di investimento gestite da asset manager.
Investire incorpora sempre una componente di rischiosità. Inoltre alcuni asset class sono più rischiosi di altri.
Le azioni, ad esempio, possono essere più rischiose degli ETF. Bisogna anche evitare il rischio di concentrazione. Un portafoglio in cui le azioni rappresentano la maggioranza dell’investimento potrebbe risultare rischioso.
Un bilanciamento tra materie prime, obbligazioni ETF e azioni è auspicabile al fine di mitigare le fasi negative dei mercati.
Gli ultimi anni, quelli che precedono l’inizio dell’età della pensione, sono cruciali. Bisogna essere vigili e stare attenti a eventuali crisi economiche e finanziarie che potrebbero far perdere valore all’investimento pluridecennale proprio nel momento sbagliato.
Le criptomonete sono altamente speculative e dunque sconsigliabili in questo caso.
I CFD, i contratti per differenza, sono altamente speculativi e poco si prestano a un portafoglio finanziario che intende crescere nel tempo per consentirti di raggiungere l’età della pensione con un “gruzzolo” soddisfacente.
Scrittore web freelance dal 2013, scrive di crypto economy dal 2016 e di fintech e mercati azionari dal 2018. Scrive inoltre di economia digitale.Dal 2018 collabora per FXEmpire.it scrivendo di crypto e mercati azionari con particolare attenzione a Borsa Italiana. Inoltre, cura la pubblicazione di articoli formativi a cadenza domenicale per l'area Formazione del sito di FX Empire Italia.