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U.S., China concludono accordo commerciale a Ginevra: mercati in attesa di chiarezza sulle tariffe

Da:
James Hyerczyk
AI Translated

Tradotto con IA

Questo articolo è stato originariamente redatto in inglese ed è stato tradotto utilizzato l'AI allo stato dell'arte di FX EMpire. Ci assicuriamo che le più precise terminologie finanziarie siano preservate per manteenre l'accuratezza e l'affidabilità dell'articolo originale. Sebbene le nostre traduzioni siano precise, alcune minuzie linguistiche potrebbero differire leggermente. Accogliamo con piacere il tuo feedback sulle nostre traduzioni. Per favore, invia qualsiasi commento o suggerimento al nostro <a href='mailto:helpdesk@empire.media'>team di traduzione </a>.
Aggiornato: May 11, 2025, 23:41 GMT+00:00

Punti Principali:

  • Gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto un accordo commerciale a Ginevra, ma non sono stati immediatamente comunicati dettagli o variazioni tariffarie.
  • L'accordo segue due giorni di intense trattative, tuttavia un commercio di 600 miliardi di dollari resta ostacolato dalle tariffe esistenti.
  • Trump ha definito l'esito un “reset totale”, sebbene non siano stati confermati meccanismi di controllo o riduzioni tariffarie.
Relazioni tra USA e Cina

Le trattative a Ginevra portano a un accordo: ma in cosa consiste?

La Casa Bianca ha dichiarato domenica che gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo commerciale con la Cina, concludendo due giorni di intense trattative a Ginevra. Il Segretario al Tesoro Scott Bessent e il Rappresentante Commerciale Jamieson Greer hanno descritto l’esito come un “sostanziale progresso”, ma si sono astuti dal rilasciare dettagli specifici. È attesa una conferenza stampa completa per lunedì, lasciando gli operatori alla ricerca di indizi nelle dichiarazioni ufficiali e nelle reazioni del mercato.

È in discussione una riduzione delle tariffe?

Nonostante l’atmosfera di svolta, le autorità statunitensi non hanno menzionato alcun cambiamento nelle elevate tariffe — 145% sui beni cinesi e 125% sulle esportazioni dagli Stati Uniti — che hanno limitato uno scambio commerciale di quasi 600 miliardi di dollari. Queste tariffe hanno pesato sul sentiment globale, alimentato le preoccupazioni per l’inflazione e innescato incertezza nei mercati azionari e delle commodity. Il Segretario al Tesoro Bessent aveva in precedenza definito l’attuale struttura tariffaria come un “embargo commerciale”, ma le dichiarazioni di domenica hanno lasciato il suo stato irrisolto.

Si tratta di un vero reset o di una pausa?

Greer ha sottolineato quanto rapidamente le due parti siano giunte a un accordo, suggerendo che le divergenze potessero essere meno radicate del previsto. Ha definito gli incontri “molto costruttivi” ed ha enfatizzato che il Presidente Trump era direttamente coinvolto e pienamente informato. Trump stesso ha definito l’accordo un “reset totale” e ha elogiato le trattative su Truth Social, tuttavia l’assenza di impegni tangibili o meccanismi di controllo lascia gli operatori perplessi sulla reale portata dell’accordo.

Come reagiranno i mercati lunedì?

Le trattative a Ginevra hanno segnato il primo coinvolgimento diretto tra i principali leader economici degli Stati Uniti e della Cina nell’ambito dell’attuale regime commerciale promosso da Trump. Le autorità statunitensi affermano che l’accordo è concepito per ridurre il deficit commerciale e affrontare l’“emergenza nazionale” legata a uno squilibrio commerciale globale di 1,2 trilioni di dollari. Tuttavia, fino a quando non saranno confermate le riduzioni tariffarie o le riforme strutturali, gli operatori rimarranno cauti. I media statali cinesi hanno inquadrato le trattative come un passo necessario e positivo, criticando al contempo la strategia tariffaria aggressiva di Washington.

Previsioni di Mercato: leggermente rialzista in attesa della conferenza di lunedì

Con il raffreddamento delle tensioni, gli operatori potrebbero osservare i primi segnali di un potenziale rally di sollievo, ma la convinzione dipenderà dai dettagli forniti lunedì. Un percorso confermato verso la riduzione delle tariffe probabilmente innescherebbe un momentum rialzista nei risk assets e nei settori legati alla manifattura. Per ora, il sentiment è leggermente rialzista, anche se la sensibilità alle notizie rimarrà elevata in attesa di termini operativi da Washington.

Ulteriori informazioni nello Economic Calendar.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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