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In una giornata tranquilla, il dollaro si muove in rialzo

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Bob Mason
Pubblicato: Jul 10, 2017, 15:01 GMT+00:00

La settimana si apre nuovamente in tutta tranquillità. I dati della mattinata sono, infatti, limitati a quelli sul commercio della Germania. Oltre a ciò,

In una giornata tranquilla, il dollaro si muove in rialzo

La settimana si apre nuovamente in tutta tranquillità. I dati della mattinata sono, infatti, limitati a quelli sul commercio della Germania. Oltre a ciò, i mercati hanno poco altro da prendere in considerazione, ossia i dati sugli Stati Uniti, pubblicati nella giornata di venerdì, e quelli che verranno diffusi nel corso della settimana. Tuttavia, non dipende tutto dai dati. Nei prossimi sette giorni, sono, infatti, previsti gli interventi di diversi banchieri centrali.

Dopo la pubblicazione dei dati sulla crescita dei salari per il mese di giugno, risultati inferiori alle aspettative, nonostante il rapporto semestrale sulla politica monetaria e le previsioni per l’economia di giugno, pubblicati dalla Fed nella giornata di venerdì, le opinioni circa una manovra restrittiva definitiva da parte della banca centrale degli Stati Uniti rimangono contrastanti.

Le regole del gioco sono cambiate. La Fed ha smesso di concentrarsi sull’inflazione, preferendo dedicare la propria attenzione all’occupazione. L’ultimo incremento del tasso di disoccupazione viene attribuito più agli Americani che tornano nel mercato del lavoro che ha un peggioramento delle sue condizioni. I dati più recenti suggeriscono che la crescita dei salari potrebbe procedere molto lentamente finché i lavoratori scoraggiati dall’andamento del mercato del lavoro dopo la crisi finanziaria non torneranno a cercare attivamente un’occupazione.

Con la Fed che mantiene la propria posizione in politica monetaria, durante la settimana, i mercati avranno bisogno di maggiori indicazioni sull’estensione del dissidio dei membri del Fomc. Nei prossimi giorni, sono previsti gli interventi di alcuni membri del Comitato con diritto di voto: Brainard, Kaplan e Kashkari. Inoltre, nella giornata di venerdì, Yellen, la presidente della Fed, terrà una relazione di sicuro interesse per i mercati.

Presumibilmente, Kashkari continuerà a dichiarare di non essere disposta ad assumere un atteggiamento maggiormente da falco. Brainard e Kaplan dovranno, quindi, rendere pubbliche le proprie opinioni sul risanamento del bilancio della Fed e su un’ultima manovra restrittiva alla fine dell’anno.

I dati sugli Stati Uniti che verranno diffusi nel corso della settimana non saranno particolarmente notevoli. Per notizie veramente interessanti, i mercati dovranno attendere fino a venerdì. Trump continua a fare ben poco per la crescita, nonostante le grandi promesse della campagna elettorale, che contribuirono alla sua inattesa vittoria a novembre.

Per tutta la settimana, l’attenzione si concentrerà sulla relazione di Yellen e sulle dichiarazioni dei membri del Fomc. Dopo la pubblicazione dei dati sul commercio della Germania nella mattinata di oggi, l’euro si è mosso in ribasso. Tuttavia, il deprezzamento potrebbe derivare più da una correzione dell’avanzo di aprile che dai risultati di maggio, coerenti con  le aspettative. Sia le esportazioni sia le importazioni sono, infatti, aumentate ben oltre le previsioni per il mese di maggio.

I mercati danno ormai per certo un mutamento della politica monetaria della Bce. Pertanto, la vera domanda è quanto sarà aggressiva la graduale conclusione delle misure espansive e quando Draghi inizierà a valutare una manovra restrittiva. I dati sul commercio diffusi nella giornata di oggi potrebbero non essere sufficienti a stimolare l’azione della Bce. L’inflazione è ancora scarsa, ma i risultati positivi rafforzeranno certamente la fiducia dell’Eurotower nella ripresa dell’Eurozona.

I dati sul Regno Unito non sono particolarmente rilevanti. I mercati potranno, quindi, tornare a seguire il dibattito sulla legge per il recesso dall’UE, che potrebbe provocare un acceso confronto tra governo e opposizione. Persino alcuni deputati conservatori potrebbero opporsi all’approvazione del provvedimento.

Le difficoltà in cui si dibatte Theresa May, il governo di minoranza e la tenace opposizione dei laburisti potrebbero influire in maniera nettamente negativa sull’andamento della sterlina.

Già i dati della scorsa settimana hanno avuto un pessimo effetto sulla sterlina. L’inatteso ampliamento del disavanzo commerciale e la contrazione della produzione manifatturiera hanno fornito ulteriore prova del deterioramento della domanda di beni nel Regno Unito. Per l’economia britannica, il terzo trimestre non pare annunciarsi positivo.

Rimane da vedere se Carney continuerà a mostrarsi un falco in politica monetaria. I dati sull’occupazione, che verranno pubblicati nella giornata di mercoledì, saranno di particolare importanza. La Banca d’Inghilterra si è, infatti, mantenuta neutrale proprio sulla base delle previsioni sull’occupazione.

Tuttavia, la Banca d’Inghilterra non è l’unica banca centrale a dovere fronteggiare una scarsa inflazione. La Banca del Giappone, la Bce e la Fed si trovano, infatti, nella medesima condizione, nonostante il miglioramento del mercato del lavoro. A ogni modo, per la Banca d’Inghilterra, le domande di sussidio di disoccupazione dovranno almeno rimanere stabili, senza registrare un incremento. Una manovra per invertire l’aumento dei tassi dello scorso agosto farebbe aumentare i costi di finanziamento. Mentre la Banca d’Inghilterra tenta di contrastare l’inflazione per sostenere la domanda interna, l’innalzamento dei tassi solleverebbe dubbi  sugli effetti negativi per il reddito disponibile, che bilancerebbero le conseguenze positive derivanti dalla riduzione della pressione inflazionistica. Per ora, gli sviluppi futuri rimangono incerti. Tuttavia, gli interventi di due membri del Comitato per la Politica Monetaria, Haldane e Broadbent, previsti per la mattinata di domani, sono di grande interesse. In particolare, i mercati attendono le dichiarazioni di Haldane sui dati deludenti della scorsa settimana per sapere se continuerà a sostenere una manovra restrittiva alla prossima riunione del Comitato per la Politica Monetaria.

Alla redazione di questo articolo, la sterlina guadagnava appena lo 0,05% per portarsi a 1,28961$. Dopo la pubblicazione dei dati sul commercio, l’euro si è mosso in ribasso, cedendo lo 0,02% per toccare gli 1,13990$.

La giornata appare particolarmente tranquilla, con i mercati che si prendono una pausa dopo le mosse della scorsa settimana. In attesa dei dati e degli interventi dei banchieri centrali, il dollaro dovrebbe apprezzarsi. Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot guadagnava lo 0,02% per toccare quota 96,051.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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