Durante la sessione asiatica, i mercati sono riuscisti a scrollarsi di dosso l'avversione al rischio seguita all'attentato che, nella serata di sabato, ha
Durante la sessione asiatica, i mercati sono riuscisti a scrollarsi di dosso l’avversione al rischio seguita all’attentato che, nella serata di sabato, ha colpito Londra. Intanto, la giornata di giovedì prossimo assume un’importanza sempre più determinante. In quella data, avranno, infatti, luogo le elezioni nel Regno Unito, la Bce pubblicherà la sua decisione sulla politica monetaria e Comey verrà ascoltato dal Congresso. A quanto pare, vi è stata una certa riscossione dei profitti, che ha spinto lo Hang Seng e l’Asx200 in ribasso, nonostante i dati positivi dell’indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi della Cina, pubblicato nella mattinata di oggi.
I dati sull’Eurozona includono l’indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi degli Stati membri per il mese di maggio, al centro dell’attenzione dei mercati. Dopo quelli preliminari della scorsa settimana, Germania e Francia pubblicheranno i risultati definitivi. Ogni deviazione dei secondi dai primi influirà sull’andamento dell’euro.
Con riferimento alla decisione sulla politica monetaria che la Bce prenderà nella giornata di giovedì, ci si chiede se Francoforte abbandonerà le misure espansive che hanno sostenuto l’euro. A quanto pare, dopo i dati preliminari sull’inflazione nel mese di maggio, per ora, Draghi non deve fare altro che continuare a rassicurare i mercati sul mantenimento della politica espansiva fin quando la pressione inflazionistica sottostante inizierà ad aumentare.
Il sentimento del mercato nei confronti della decisione della Bce è riflesso dall’andamento dell’euro nella giornata di oggi. Alla redazione di questo articolo, la moneta unica europea perdeva, infatti, lo 0,08% per toccare gli 1,12698$. All’apertura dei mercati europei, l’euro ha trovato supporto, ma il rialzo non è stato sufficiente a provocare un andamento positivo. Osservando i dati diffusi nella mattinata di oggi, in Spagna, l’indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi per il mese di maggio ha subito una flessione superiore alle previsioni. Tale esito suggerisce che anche il dato definitivo dell’Eurozona potrebbe registrare una contrazione.
Nel Regno Unito, i mercati attendono la pubblicazione dell’indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi per il mese di maggio, prevista per la mattinata odierna. Negli ultimi due trimestri, questo settore è stato di fondamentale importanza per l’economia britannica. Si attende una lieve flessione dell’attività. Pur se confermassero le previsioni, i dati non dovrebbero avere un impatto rilevante sulla sterlina. Al contrario, un risultato peggiore avrebbe effetti notevolmente negativi. In attesa delle elezioni di giovedì, la sterlina è, infatti, altamente sensibile alle statistiche.
Tutto dipende dalla vittoria o dalla sconfitta del partito conservatore. I sondaggi inviano segnali contrastanti. Si pensa alla possibilità che dalle urne esca un parlamento appeso o, peggio, una vittoria dei laburisti. Tali eventualità avrebbero effetti negativi sulla sterlina.
Alla redazione di questo articolo, la sterlina perdeva lo 0,17% per toccare gli 1,28666$. L’attentato di Londra è andato a unirsi alla tensione per l’attesa del voto di giovedì.
Negli Stati Uniti, il calendario economico è particolarmente denso di eventi per un lunedì. Verranno, infatti, pubblicati l’indice Ism dei direttori degli acquisti del settore non manifatturiero e la versione definitiva degli indici Ism del settore dei servizi e di quello composito, gli ordini industriali di aprile e i dati sulla produttività dei settori non agricoli e sul costo del lavoro nel primo trimestre.
Stando alle previsioni, i dati dovrebbero produrre un effetto negativo sul dollaro. L’attività del settore dei servizi dovrebbe, infatti, essersi ridotta, gli ordini industriali dovrebbero avere subito una netta contrazione e il costo unitario del lavoro dovrebbe essere aumentato poco più di quanto evidenziato dai risualti preliminari.
Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot guadagnava lo 0,03% per raggiungere quota 96,742. Considerate le aspettative di una manovra restrittiva della Fed nel corso di questo mese, tale quotazione è particolarmente deludente. Sul dollaro pesa la scarsa convinzione che l’innalzamento dei tassi venga attuato oltre giugno. A seguito dei dati sulle buste paga dei settori non agricoli e sulla crescita dei salari pubblicati durante la sessione di venerdì scorso, i mercati sono preoccupati per l’andamento dell’economia degli Stati Uniti. Se l’attività del settore dei servizi subisse una flessione superiore alle previsioni, il quadro potrebbe peggiorare. Quando i dati odierni saranno stati diffusi e analizzati, i mercati avranno poco altro su cui concentrarsi oltre all’audizione di Comey innanzi al Congresso, che si terrà nella giornata di giovedì. L’organo legislativo degli Stati Uniti intende sapere se Trump abbia interferito nelle indagini riguardanti alcuni membri della sua amministrazione e se la Russia sia coinvolta nelle elezioni presidenziali di novembre 2016. Difficilmente Comey sarà reticente. Nei giorni seguenti, le dichiarazioni del già direttore del Fbi potrebbero esercitare una pressione significativa sul dollaro. Nella serata di giovedì, è più che probabile che l’indice del dollaro spot scenda al di sotto di quota 96.
Nei prossimi giorni, l’euro potrebbe essere la più stabile delle tre valute principali. Fino alla sessione di giovedì, dollaro e sterlina saranno, infatti, sotto pressione. Ogni rialzo provocato dai dati macroeconomici dovrebbe avere breve durata, venendo annullato dagli sviluppi politici negli Stati Uniti e nel Regno Unito.
Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.